Carcere e diritti: rete di Sportelli per detenuti in 11 istituti del Lazio
Il progetto è promosso dal Garante del Lazio e coinvolge l’università Roma Tre, l’ateneo di Cassino e l’Arci di Viterbo. Stefano Anastasìa: “Forniremo sostegno su condizioni interne, assistenza sanitaria, istruzione, formazione e inserimento lavorativo”
Mettere in rete le esperienze che già esistono e crearne di nuove dove ancora non ci sono, per garantire il rispetto dei diritti dei detenuti. E’ questo l’obiettivo del progetto promosso dal Garante del Lazio, Stefano Anastasìa, insieme a università e associazioni qualificate e che vede l’apertura di una serie di Sportelli per l’informazione e l’orientamento delle persone detenute in 11 delle 14 carceri della regione: a Cassino, Civitavecchia, Frosinone, Rieti, Roma e Viterbo.
Il progetto è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria, Carmelo Cantone, e i rappresentanti degli enti affidatari.
Condizioni di vita in carcere, assistenza sanitaria, istruzione scolastica e universitaria, formazione professionale, orientamento e inserimento lavorativo, accesso ai benefici e alle misure alternative alla detenzione e sostegno al reinserimento sociale a fine pena: queste le tematiche per le quali i detenuti che ne faranno richiesta troveranno sostegno all’interno degli Sportelli. Gli stessi comunicheranno poi al Garante i casi in cui sia necessario interloquire con i responsabili delle amministrazioni pubbliche o delle autorità competenti per risolvere i problemi rappresentati dal recluso.
“Gli Sportelli – spiega il Garante del Lazio, Stefano Anastasìa - dovranno comunicarci tempestivamente tutte le problematiche di natura generale relative all’Istituto emerse nello svolgimento dell’attività, relazionando trimestralmente”.
Con il primo bando, aperto al pubblico il 14 gennaio 2020, sono stati affidati all’Università di Cassino, al dipartimento di Giurisprudenza dell’università di Roma Tre e all’Arci di Viterbo rispettivamente gli sportelli che saranno attivi presso gli Istituti penitenziari di Cassino, Frosinone e Paliano, Roma Regina Coeli, Femminile, Penale e III Casa circondariale, Civitavecchia, Rieti e Viterbo. Mentre saranno messi a bando a breve gli sportelli per Latina e Velletri. A Rebibbia Nuovo complesso da tempo opera uno Sportello per i diritti promosso dall’associazione Antigone, già convenzionato a titolo gratuito con l’ufficio del Garante.
“Quello che presentiamo oggi – prosegue Anastasìa – è un progetto di integrazione tra garante, università e associazioni qualificate per il rafforzamento degli strumenti di tutela dei diritti dei detenuti. Da tempo negli istituti penitenziari sono presenti qualificate esperienze associative per la tutela dei diritti dei detenuti e più di recente si sono andate diffondendo Cliniche legali penitenziarie che affiancano un’attività didattica sul campo, offerta agli studenti dei corsi universitari in materie giuridiche, al sostegno informativo ai detenuti. Il progetto degli Sportelli per i diritti promossi dal mio ufficio vuole mettere in rete le esperienze esistenti e promuoverne dove ancora non ci sono, per estendere e qualificare il sostegno alle persone detenute nel riconoscimento dei diritti garantiti dall’ordinamento penitenziario, dalle leggi e dalle politiche regionali”. L’affidamento dello Sportello avrà una durata di dodici mesi e sarà rinnovabile attraverso l’espletamento di una nuova procedura di evidenza pubblica.
Teresa Valiani