“CVD”, la canzone dei medici bolognesi contro il Covid
Lavarsi le mani, mantenere le distanze, usare la mascherina: la nuova canzone dei Doctor Life, band bolognese composta da 6 medici e un “paziente”, mette in musica le principali indicazioni per la prevenzione del contagio da coronavirus. Ospiti d’eccezione della Festa della musica del Mibact
“Perfida clausura, è quasi una tortura ahimé, sarebbe una sventura non poter riabbracciare te. Non aver paura, arriverà la cura, ma misura anche quello che fai. Scopri la bellezza della sicurezza, non è poi difficile sai…”. Suona così “CVD”, la nuova canzone dei Doctor Life, originale gruppo musicale bolognese scoperto da Lucio Dalla: sei medici e un “paziente” che hanno pensato di unire passione, professione, parole e musica per fare promozione della salute. CVD, come le consonanti di Covid-19, ma anche (come fanno presente nel video della lockdown edition ) come Ceppo Virale Dannato, come Ci Vorrebbe un Dottore, come Ci Volevamo Divertire un po’: “L’idea ci è venuta durante la fase 1 – Elio Jovine, chitarra ritmica, direttore del dipartimento di chirurgia dell’Azienda Usl di Bologna –, vedendo quanto i camici bianchi si stavano impegnando, in rete, per raccontare il loro lavoro attraverso la musica. Anche noi abbiamo sempre scelto di affrontare, cantando e suonando, temi legati a fenomeni medici attuali: contro l’abuso di alcol, per la prevenzione del cancro al colon, per testimoniare l’importanza di vaccinarsi. Così, dopo avere sofferto tanto, abbiamo pensato fosse l’ora di dare un messaggio positivo”.
Ma come si porta avanti un’idea del genere durante il lockdown per una pandemia? “All’inizio ci siamo confrontati attraverso le videoconferenze, poi abbiamo scritto musica e testo, riarrangiato e suonato ognuno in casa propria: Andrea Innesto, straordinario sassofonista anche di Vasco, ci ha aiutato a costruire un brano con una sua musicalità. Quello che è venuto dopo non ce l’aspettavamo”. Quello che è venuto dopo sono oltre 10 mila visualizzazioni su YouTube e quasi 5 mila su Linkedin, i complimenti di Renato Zero e Luca Carboni, quelli del presidente della Regione Stefano Bonaccini e dell’assessore alla sanità Raffaele Donini, oltre che il supporto della Curia. “Per noi questi sono davvero numeri esagerati: di solito ai nostri spettacoli assistono 500, 700 persone. Mi hanno anche scritto colleghi d’oltreoceano per chiedere una versione inglese”, sorride Jovine.
Lavarsi le mani, mantenere le distanze, usare la mascherina: “CVD” mette in musica le principali indicazioni per la prevenzione del contagio che in questi mesi ci sono state ribadite migliaia e migliaia di volte: “Sono regole fondamentali con le quali dovremo convivere a lungo. Sicuramente, lavarsi le mani e fare molta attenzione all’igiene resteranno con noi per sempre, perché possono prevenire la stragrande maggioranza delle infezioni batteriche”.
Oltre a Elio Jovine, il gruppo è composto da Giovanni Barbanti (basso, ortopedico esperto della colonna vertebrale dell’Istituto ortopedico Rizzoli); Daniele Brandani (batteria, lavoratore della Beghelli); Vincenzo Cennamo (tastiere, direttore della Gastroenterologia dell’Ospedale Maggiore di Bologna ), Giuseppe Cervino (voce, tastiere e armonica, psichiatra direttore dello Spazio giovani Ausl di Bologna ), Carlo Descovich (chitarra solista, responsabile governo clinico Ausl di Bologna), e Domenico Tigani (sax tenore, direttore ortopedia e traumatologia dell’ospedale Maggiore di Bologna ).
I Doctor Life parteciperanno, nella sezione “Note particolari – Note mediche e paramediche” all’edizione 2020 della Festa della musica promossa dal Mibact, in calendario domenica 21 giugno in 277 (ma il numero è in aggiornamento) città italiane. Il dottor Jovine e i suoi colleghi suoneranno 4 canzoni dallo studio di Lucio Dalla in via D’Azeglio a Bologna. La diretta web sarà disponibile dal canale Facebook della band.
Ambra Notari