Assemblea Noi Padova. Ripartire per diventare “costruttori” di progetti
Buon riscontro per l’assemblea on line di giovedì 25 giugno, che ha votato il bilancio sociale 2019 (ricco di formazione) e guardato con fiducia al futuro
Sono stati un centinaio gli utenti convenuti all’appuntamento in rete lo scorso 25 giugno per assistere all’assemblea ordinaria di Noi Padova. In apertura, l’assistente spirituale don Mirco Zoccarato ha offerto uno spunto di riflessione (dal Vangelo di Matteo 7, 21-29), proponendo una preghiera di fiducia nel Signore in questo tempo difficile, nel continuare a credere nel suo Progetto nelle nostre vite, mettendoci sempre a suo servizio: «Tu chiedi fatti, decisioni concrete, che mettano in pratica il tuo Vangelo. Tu mi domandi di abbandonare il ruolo dello spettatore entusiasta per diventare un costruttore che realizza il tuo progetto».
E le parole del presidente Fabio Brocca hanno confermato questo orientamento: il suo saluto agli affiliati, dalla piattaforma online, è stato infatti un deciso incoraggiamento alla “ripartenza”. Una ripartenza intesa sempre nel rispetto delle regole anti-Covid, ma soprattutto nel far sì che l’incontro con le persone ritorni a essere il centro valoriale nell’operare come volontari Noi e lasciarsi coinvolgere da Gesù nelle scelte quotidiane. Sono le relazioni umane che fanno la promozione sociale, che è il Dna dell’associazione. Lo stop inflitto dal virus sia inteso anche come tempo di riflessione e rimotivazione verso tali obiettivi. «Siamo chiamati come volontari a essere un collante nei nostri territori – ha affermato Brocca – perché mai come ora abbiamo bisogno di essere uniti e di avere dei valori di riferimento. A volte si parla dell’importanza di prendersi cura dell’altro... ora questa per me è la priorità. Ci auguriamo che in questo periodo la nostra associazione riesca attraverso i suoi servizi a essere di aiuto nelle nostre comunità». Inoltre, ha voluto raggiungere tutti con un ringraziamento speciale per l’impegno che ha determinato anche la crescita associativa nel 2019. L’anno passato, infatti, è stato ricco sotto il profilo delle iniziative, sia da parte dei circoli, sia da parte del territoriale, il cui operato è stato esposto dal segretario Davide Polito.
Il bilancio sociale 2019 di Noi Padova vanta un notevole impegno nella formazione: da un ciclo di incontri dedicati ai componenti dei consigli d’amministrazione dei circoli, impostato sul futuro dei centri parrocchiali che ha visto la partecipazione di 300 consiglieri a confronto con il relatore Johnny Dotti, alle sessioni di Haccp per responsabili del manuale di autocontrollo e addetti alla manipolazione alimenti (38 sessioni con un totale di 2.157 partecipanti); dai corsi di primo soccorso per centinaia di volontari al Grestyle, ovvero la formazione per animatori dei grest (in collaborazione con la Pastorale dei giovani) che ha visto il coinvolgimento di 379 giovani.
La comunicazione con gli affiliati si è mantenuta con i consueti canali associativi, quali il sito noipadova.it con circa 56 mila visualizzazioni, la newsletter con 21 invii, la pagina sulla Difesa del popolo con 22 uscite e 230 abbonamenti (uno per circolo), gli aggiornamenti sulla pagina Facebook (seguita da 700 followers), e confermando la consulenza quotidiana della segreteria via telefono, cellulare, email...
Si sono operate, per di più, apposite convenzioni con alcune realtà commerciali per offrire modalità di risparmio ai soci. Inoltre, per essere sempre più a contatto col territorio si è svolto anche un sondaggio per capire meglio le situazioni contingenti, attività e strutture degli affiliati.
Noi Padova si è mossa sempre in totale sintonia con la Diocesi nella promozione di attività: dalla Marcia per la pace all’incontro formativo “Al centro c’è Gesù” (con oltre 1.300 persone, tenutosi lo scorso novembre all’Opsa). E ancora, l’associazione ha iniziato a sostenere un progetto diocesano sperimentale (in due circoli) per verificare l’efficacia di un educatore presente in parrocchia, e ha operato per conto della Pastorale dei giovani un sondaggio che ha coinvolto tutte le 459 parrocchie sull’argomento grest.
Queste attività sono riscontrate da “numeri” di bilancio, esposti da Paola Passuello, collaboratrice di Noi Padova nell’ambito amministrativo, e approvati dall’assemblea per iscritto sulla chat della piattaforma, con un solo astenuto. Il bilancio preventivo 2020 ha riscontrato il totale consenso da parte dei partecipanti.
E, messo da parte il 2019, si è tornati al tempo in corso: per la “ripartenza” sono state date indicazioni precise con un vademecum per la riapertura in sicurezza i cui dettagli sono anticipati dal segretario nelle righe accanto.
A conferma di questo imprinting associativo all’insegna dell’intraprendenza nel ripartire verso l’altro, sono stati mostrati alcuni video di testimonianze di solidarietà e speranza in tempo di Covid-19: dalla realtà di San Benedetto che ha messo a disposizione dispositivi informatici a famiglie che ne avevano bisogno, al servizio mensa di San Giacomo di Romano d’Ezzelino per chi è più in difficoltà, fino al flashmob con gli aquiloni, promosso il 25 aprile scorso dai tre circoli di Borgoricco.
L’assemblea si è conclusa con l’augurio di potersi ritrovare dal vivo e con un rinnovato entusiasmo per proseguire nell’impegno quotidiano, nella fiducia dei costruttori che siamo chiamati a essere.
Roberta Malipiero
Noi Padova
Riapertura attivita: quale atteggiamento
Da parte di Noi Padova è sempre prevalso un atteggiamento cautelativo riguardo alle disposizioni anti-Covid. Venerdì 12 giugno abbiamo diffuso un protocollo che, pur essendo in parte superato dalle disposizioni di legge attuali, cerca di salvaguardare lo spirito principale che sorregge tutto l’impianto normativo e cioè di evitare il contagio per trasmissione diretta. Un ulteriore vademecum, pubblicato venerdì 26 giugno, ribadisce in maniera sintetica quanto espresso nel protocollo. Entrambi i documenti danno quindi le indicazioni a cui attenersi per la riapertura delle attività. Presenti, inoltre, numerosi allegati che permettono di lavorare in sicurezza fermo restando che l’atteggiamento principale che deve prevalere è l’attenzione a non sottovalutare la pericolosità del virus.