A Padova nasce il presidio Matteo Toffanin
Un presidio plurale costituito da studenti ed ex studenti, docenti e personale scolastico all'interno dell’istituto di istruzione superiore Giovanni Valle.
Un luogo di gioia, memoria e impegno concreto. Questo vuole diventare il nuovo presidio Libera di Padova costituitosi martedì 5 giugno presso l’istituto di istruzione superiore Giovanni Valle.
Alla firma del “Patto di presidio” i ragazzi arrivano dopo aver lavorato per cinque anni su progetti relativi alle tematiche delle mafie e aver partecipato a un anno di formazione con i referenti padovani e regionali di “Libare – associazione, nomi e numeri contro le mafie”.
«Il nostro – racconta Gabriele Toso, insegnante e referente del presidio – è un presidio plurale costituito da studenti ed ex studenti, docenti e personale scolastico che si impegnano a mantenere viva la memoria collaborando anche con altre realtà associative del territorio. Vogliamo dare fiducia ai ragazzi offrendo loro gli strumenti per diventare cittadini attivi perché siamo noi adulti ad avere la responsabilità di quello che loro sceglieranno di essere da grandi».
Il nuovo presidio è stato intitolato alla memoria di Matteo Toffanin un giovane padovano vittima innocente della criminalità organizzata che alle 22 di domenica 3 maggio 1992, in via Tossani (quatiere Guizza), a soli 23 anni, è stato ucciso da una raffica di colpi mentre era a bordo della sua auto. Le indagini hanno stabilito che Matteo è stato ucciso perché scambiato per un’altra persona ma non sono mai stati trovati né i colpevoli nè i mandanti. Il caso è stato archiviato il 17 settembre 1993.
«Matteo – spiega Renato Franceschelli, prefetto di Padova, intervenendo all'inaugurazione del presidio – è una vittima di cui ci siamo dimenticati e per questo siamo tutti colpevoli. Invito i ragazzi a riflettere sui percorsi di legalità che possono mettere in campo quotidianamente nella loro vita perché anche questa provincia ha i suoi aspetti di illegalità».
Con il presidio intitolato a Matteo Toffanin gli studenti, gli insegnanti e il personale dell’istituto scelgono di condividere un percorso comune impegnandosi a organizzare attività di formazione ed educazione sulla storia delle mafie, con particolare riferimento al territorio locale; di animazione e sensibilizzazione, all’interno e all’esterno dell’ambiente scolastico, su tematiche afferenti al sociale, alla legalità, alla democrazia e alla cittadinanza attiva; di ricordo della memoria delle vittime di mafia, in particolare della figura di Matteo Toffanin e di partecipazione agli eventi e alle attività formative della rete di Libera a livello provinciale, regionale e nazionale.