9 maggio. Europa, cristiani uniti in preghiera per un'Europa fraterna, unita e multiforme
Per la prima volta a Padova, il 9 maggio, nella chiesa di Santa Sofia alle ore 19, all’interno del programma del Festival biblico che si svolge dal 10 al 12 maggio si terrà una veglia ecumenica di preghiera e testimonianza di tutte le chiese cristiane per l’Europa. Tre i momenti in cui è suddivisa la veglia, ognuno scandito da un tema conduttore che viene sviluppato sia nella preghiera sia con una testimonianza. Una proposta per «ridare valore e forza al cammino iniziato 20 anni fa, diffondere e promuovere la cultura della fratellanza e accoglienza. Rimettere in luce che il vangelo è realtà viva, che l’Europa c’è».
Per la prima volta a Padova, giovedì 9 maggio alle 19 nella chiesa di Santa Sofia, si terrà una veglia ecumenica di preghiera e testimonianza di tutte le chiese cristiane per l’Europa. Un'iniziativa promossa dalla rete ecumenica Insieme per l'Europa, composta da circa 300 movimenti e comunità cristiane che da vent'anni camminano insieme per promuovere e diffondere una duplice cultura: quella della fraternità e della reciprocità. Tra i fondatori, Chiara Lubich, del Movimento dei Focolari: «Ogni movimento, ogni comunità, ogni opera, è una risposta alla notte collettiva che domina il mondo – diceva – E proietta una luce nata dallo Spirito Santo, che è risposta a quella particolare oscurità e costruisce reti di fraternità. Occorre, ora più che mai, allargare queste reti e, nell'amore reciproco, comporre una grande rete di fraternità universale».
La serata – inserita nel programma padovano del Festival biblico, dal 10 al 12 maggio – riunirà i cristiani per riflettere e pregare per l’Europa, nel 69° anniversario della Dichiarazione di Robert Schuman, punto di partenza per la nascita dell’Europa. «Il 9 maggio – spiegano Alberto e Andreina Zurlo del comitato Insieme per l’Europa di Padova – saremo idealmente uniti a centinaia di altre assemblee di preghiera e di incontro in varie nazioni e città del nostro continente. Qual è il senso di questa iniziativa? Ridare valore e forza a questo cammino iniziato vent'anni fa, diffondere e promuovere la cultura della fratellanza e accoglienza. Ribadiamo che il Vangelo è realtà viva, che l’Europa c’è, ma manca forse una parte spirituale ed è necessario allargare le reti, come diceva Chiara Lubich. Come cristiani dovremmo essere sale e luce e nel nostro piccolo, con questa veglia, vogliamo testimoniare proprio questo. Ci sentiamo chiamati ad accoglierci l’un l’altro, a conoscerci, a stimarci, a riconciliarci se occorre, sostenendoci vicendevolmente e condividendo le ricchezze proprie di ogni chiesa e di ogni popolo».
Alla veglia ci saranno i rappresentanti delle chiese cristiane: Ioannis Antoniadis per la ortodossa greca, Greta Devos per la evangelica luterana, padre Gheorghe Liviu Verzea per la ortodossa rumena e Mary Waite per l’evangelica metodista. Ad animare la preghiera il coro Shalom di Abano Terme. Tre i momenti in cui è suddivisa la serata, ognuno scandito da un tema conduttore che viene sviluppato sia nella preghiera sia con una testimonianza. Ad aprire la serata è l’"Europa in cammino", col racconto di una giovane polacca sulla sua esperienza, di accoglienza e incontro, in Italia. Si passa poi all’"Europa alla prova": sfide di oggi e di sempre, con la testimonianza di solidarietà di una famiglia siriana giunta qui grazie ai corridoi umanitari. Infine, la terza parte riprende le parole del vangelo di Matteo, «Siete voi il sale del mondo. Siete voi la luce del mondo».
«Vogliamo – spiega Andreina Zurlo – che questa iniziativa sia occasione per stringere nuovi rapporti, non un evento fine a se stesso, ma l’inizio di qualcosa di più grande. C’è il desiderio di riconoscersi e vedere la ricchezza della Chiesa. Padova percepisce l’urgenza della situazione europea e la volontà di unire la parte civile all’afflato cristiano e religioso. Organizzare la veglia ci ha permesso di conoscere numerose realtà della nostra diocesi e soprattutto abbiamo potuto sentire che la Chiesa padovana è molto viva, attiva, ricca, aperta e accogliente».
La veglia si conclude con un momento di convivialità internazionale, nello stile del “porta e condividi”, presso i locali della parrocchia di Santa Sofia. «All’uscita dalla chiesa – concludono Andreina e Alberto Zurlo – ci impegniamo a raccogliere dei fondi a sostegno di alcuni progetti di solidarietà per le popolazioni del Mozambico recentemente colpite dall’alluvione. L’Europa unita ha senso se si guarda al mondo unito e per noi significa guardare alla vicina Africa. Già Schuman diceva che “l’Europa, con maggiore abbondanza di mezzi, potrà continuare la realizzazione di uno dei suoi compiti essenziali: lo sviluppo del continente africano”. Ci impegniamo affinché nel mondo crescano umanità e pace, percorrendo la via della riconciliazione, rispettando condizioni e religioni diverse. Perché al di là dell’appartenenza di bandiera, in Europa c’è una appartenenza di “servizio”, e ce lo testimoniano i ragazzi in Erasmus o le esperienze dei corridoi umanitari. Questo è il cammino che deve fare l’Europa».
Per un'Europa fraterna, unita e multiforme
Nella dichiarazione del 9 maggio 1950, Robert Schuman introduce in politica la categoria del perdono, indispensabile per risanare le ferite della guerra e porre le basi di una coesistenza pacifica tra popoli che si erano guardati come nemici.
Insieme per l’Europa, come rete di movimenti cristiani, promuove la cultura della reciprocità, mettendo a frutto i diversi carismi dei Movimenti in risposta ai bisogni e alle difficoltà del mondo d’oggi.
Gli iniziatori della rete ecumenica dicevano che «portando l’anima cristiana dentro l’Europa, noi vogliamo servire una cosa politica», con la forza della preghiera e il valore della testimonianza della propria fede. La rete crede in un’Europa animata dalla fraternità, unita e multiforme, dove le diversità non sono motivo di paura o separazione.
La veglia del 9 maggio nasce dalla volontà di riprendere questi valori, che sono quelli trasmessi nei grandi eventi europei del 2004, 2007, 2012 e 2016.
Per info: www.together4europe.org
Molte le città europee in preghiera tra cui Roma l'8 maggio
In molte città europee si arriva al 9 maggio, festa dell’Europa, dopo un cammino di preghiera iniziato il 25 marzo. A Roma, ad esempio, sono state coinvolte cinque importanti basiliche legate ai santi patroni d’Europa per una preghiera animata dai Movimenti di Insieme per l’Europa. Nella capitale la veglia è l’8 maggio nella Basilica dei Dodici apostoli (nella foto), dopo un incontro culturale.