Settore avicolo in ginocchio. La lunga scia di morti dell’aviaria più letale di sempre
«Siamo messi male. Siamo messi molto male». È laconico, in prima battuta, Michele Barbetta, avicoltore di quattro aziende a Carceri e presidente regionale della sezione avicola di Confagricoltura
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Per quanto storicamente ciclica, quest’ondata epidemica di influenza aviaria che ha travolto il Veneto, ma non solo il Veneto, è più letale degli anni passati. «Abbiamo circa 285 mila capi – sottolinea Barbetta salvo poi correggersi – Anzi, avevamo purtroppo. Siamo diventati focolaio il 30 novembre e il 1° dicembre sono state sequestrate le aziende dall’autorità sanitaria. È successo dalla notte al giorno, un arresto improvviso, non programmato: 26 dipendenti fermi, alcuni sono stati “arruolati” per recuperare...