Tacciano le armi, riprenda il confronto. Striscia di Gaza: non c’è stata volontà politica di definire confini certi
Ancora una volta è violenza. È dolore. È efferata brutalità. I fatti di sabato, nel territorio di Israele rappresentano una cesura nella nostra quotidianità. I paragoni con gli attentati dell’11 settembre sono subito fioccati. Esattamente come quelli con il 24 febbraio 2022, giorno dell’invasione Russa in Ucraina.
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Ci sono guerre che per qualche strana ragione sentiamo più vicine di altre, nonostante i focolai nel mondo abbiano continuato ad aumentare in questi anni, nonostante i cinque mesi di combattimenti in Sudan di cui nulla sappiamo, nonostante le tensioni balcaniche tra Serbia e Kosovo o l’oscuro conflitto tra Armenia e Nagorno Karabakh (di cui solo Avvenire in questi giorni continua a occuparsi). L’aggressione devastante compiuta da Hamas non ha giustificazione. Non ce l’ha la caccia agli ebrei nelle case, nei party, nei...