Se i figli ti chiedono come nascono i bambini. Riflessioni sulla (de)natalità indotte da dialoghi famigliari
Prima o poi doveva accadere. A pochi giorni di distanza l’uno dall’altro, i miei due gemelli di sette anni mi hanno posto la fatidica domanda: «Papà, ma come fa a formarsi il bambino nella pancia della mamma?!». Di certo non mi aspettavo di dover discutere di concepimento e gravidanza a quest’età e – sebbene né io né mia moglie abbiamo pensato per un attimo di rifugiarci nelle favole della cicogna o delle foglie del cavolo – non posso nascondere di aver provato un certo imbarazzo davanti a questi interrogativi.
Quello che i due “curiosoni” non immaginano è che, mentre loro tentano di capire da dove veniamo e come nasciamo, l’Italia intera, per non dire tutto l’Occidente, ha imboccato piuttosto la strada contraria e, della nascita dei bambini, sembra non volerne proprio sapere. A confermarlo sono i dati statistici, con meno di 380 mila nuovi nati nel nostro Paese nel corso del 2023. Un numero tornato in auge in questi giorni, purtroppo, non per la sua stessa gravità, ma perché, anche in virtù della tendenza demografica, la...