Scuola, i 10 consigli del Bambino Gesù per il rientro in classe

Dalla postura all’alimentazione, i suggerimenti dei pediatri dell’Ospedale per aiutare genitori e figli ad affrontare al meglio il nuovo anno scolastico

Scuola, i 10 consigli del Bambino Gesù per il rientro in classe

Postura, zaini, alimentazione, gestione del tempo e dello stress: 10 consigli dei pediatri dell’Istituto per la Salute dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù per aiutare i genitori ad affrontare nel migliore dei modi, insieme ai propri figli, il ritorno a scuola. Per milioni di bambini e ragazzi è infatti arrivato il momento di sedersi sui banchi: gli istituti di tutta Italia riaprono i cancelli entro la prima metà di settembre. Sul portale dell’Ospedale, inoltre, è a disposizione delle famiglie un’intera sezione dedicata alla scuola con altri suggerimenti utili e approfondimenti su temi specifici come l’inserimento dei bambini nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria. Prepariamo lo zaino insieme. “Prepariamo con bambini e ragazzi uno zaino leggero, resistente e ben organizzato – si legge nella nota –, posizionando i libri pesanti vicino alla schiena e indossando entrambe le bretelle in modo comodo e sicuro”. Incoraggiamo una giusta postura. “Spieghiamo ai bambini come sedersi dritti, appoggiati allo schienale, con le braccia sul banco, favorendo così la concentrazione e il comfort durante le lezioni”. Una passeggiata per andare a scuola. “Promuoviamo il movimento attraverso piacevoli attività, come camminare a scuola o giocare all'aperto, per mantenere mente e corpo attivi”. Una buona alimentazione per rimanere concentrati. “Bilanciamo i pasti principali con spuntini sani, fornendo la giusta quantità di calorie per l'età del bambino e dell'adolescente. Uno spuntino adeguato dovrebbe fornire il 5-10% delle calorie giornaliere, dunque variare - in base all'età - tra le 80-100 calorie di un bambino di 6 anni e le 180-200 calorie di un adolescente”. La gestione del tempo, tra studio e gioco. “Stabiliamo un orario fisso per i compiti a casa, prevedendo momenti di riposo, studio e attività sportive, per una routine equilibrata”. Condividiamo le esperienze scolastiche. “Mostriamo interesse per la giornata scolastica, chiedendo non solo delle lezioni ma anche delle amicizie e delle esperienze condivise, creando un dialogo familiare”. Ognuno ha i suoi tempi. “Notiamo eventuali difficoltà senza allarmarci, rispettando il ritmo di apprendimento del bambino, specialmente nella lettura e nella scrittura”. Un supporto senza stress. “Sosteniamo i ragazzi nel prendersi cura dei propri impegni senza esagerare, rendendo l'apprendimento un'esperienza gratificante, non stressante”. Rispettiamo l’autonomia. “Offriamo supporto e dialogo senza invadere la privacy, rispettando la loro autonomia e immagine sociale”.

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Fonte: Redattore sociale (www.redattoresociale.it)