Contraddizioni irresponsabili. Studenti “armati” di idee. Scrive Rita Drago, Rete degli Studenti Medi di Padova
Essere giovani e studenti in questo Paese comporta molte cose; comporta delle responsabilità, per esempio nella presenza in classe, nello studio, nel rispetto tanto delle scadenze quanto di docenti e compagni; comporta dei ritmi particolari come gli orari delle lezioni, degli autobus, delle ricreazioni; e comporta, in linea teorica, anche lo sforzo di essere pensatori critici, di interrogarsi sulla realtà, su ciò che si ritiene importante, e sulle responsabilità che come cittadini ed esseri umani si hanno nella trasformazione di tutto quello che si percepisce come ingiusto.
Non è un caso che nel corso della storia dal secondo dopoguerra in poi in gran parte dei movimenti sociali, dalle lotte per i diritti a quelle per la pace, dalle contestazioni di piazza ai percorsi di cambiamento e rivendicazione, gli studenti abbiano avuto un ruolo centrale, propositivo e propulsivo.Questa premessa è necessaria per capire la forza con cui le immagini della violenza della polizia a Pisa ci hanno colpito, da Padova, a Roma, a tutta Italia, nella loro tanto sconvolgente quanto semplice carica contraddittoria. Ed...