Toccati dalle dita di Dio, nel giardino di rose di Maria
Una escursione sulle Dolomiti, fino a toccare il Catinaccio, accompagnati dalla leggenda di re Laurino per lasciarsi conquistare in questo mese mariano dalla bellezza della natura. E innalzare l’anima al cielo
Se il mese della Madonna è il mese delle rose, e ogni volta che si recita il rosario è regalare un giardino di rose a Maria, gli amanti della montagna si ricorderanno cosa è racchiuso nelle Dolomiti.
Per spiegarlo, la leggenda popolare ha inventato la storia di re Laurino. Si racconta che il re dei nani Laurino viveva con la figlia Ladina in uno splendido giardino di rose sul Catinaccio (in tedesco Rosengarten, giardino di rose).
Un giorno giunse il principe del Latemar attirato dalle splendide rose, vide Ladina, se ne innamorò e la rapì per farla sua sposa. Disperato, Laurino lanciò una maledizione al giardino di rose, colpevole di aver rivelato la posizione del suo regno: né di giorno, né di notte alcun occhio umano avrebbe potuto più ammirarlo!
Dimenticò però l’alba e il tramonto, e per questo il giardino rivela tutto il suo splendore in questi due momenti del giorno.
Ecco perché le Dolomiti e in modo particolare le Torri del Vajolet, punta di diamante del Catinaccio, si tingono di rosa all’inizio e alla fine della giornata. In mezzo a questo splendore, non sono mancate le palesi contraddizioni che non ci facciamo mai mancare lungo il corso della storia, su tutte il dramma della Seconda Guerra Mondiale, che tinse di rosso il giardino di rose delle Dolomiti.
Anche in questi luoghi, un orientamento pre-nazista produsse l’odiosa scritta affissa all’ingresso di numerosi rifugi dolomitici: “Vietato l’ingresso ai cani e agli ebrei”.
Ma alla fine, come sempre accade, il bello, il buono e il vero hanno vinto, scolpiti nella roccia. A guardar bene, i tre maestosi torrioni delle Torri del Vajolet sono tre dita che indicano il cielo. E chi si circonda di questa bellezza, anche per una breve escursione, è toccato delle dita di Dio e circondato dalle braccia della Madonna, nel suo giardino di rose.