Ucraina, violenze sui prigionieri. Noury (Amnesty): “Spregio alla Convenzione di Ginevra”
Così il portavoce di Amnesty international riguardo ai video che circolano in rete che mostrerebbero violenze da parte dei militari ucraini sui soldati russi, e che hanno spinto l'esecutivo di Kiev a preannunciare un'inchiesta per fare luce su eventuali responsabilità
"Con i nostri team da remoto stiamo esaminando immagini e filmati che arrivano sulla guerra Russia-Ucraina su presunte violenze sui prigionieri di guerra. Non è chiaro se siano iniziative individuali, ma restano scene inaccettabili. Stiamo conducendo ricerche anche riguardo a voci su presunte violenze sessuali nel conflitto". Così ha dichiarato il portavoce di Amnesty Internstional, Riccardo Noury, interpellato a margine di un evento a Roma riguardo a video che circolano in rete che mostrerebbero violenze da parte dei militari ucraini sui soldati russi, e che hanno spinto l'esecutivo di Kiev a preannunciare un'inchiesta per fare luce su eventuali responsabilità.
Nell'ambito del conflitto, continua Noury, "come già dichiarato più volte registriamo uno spregio del trattamento dei prigionieri di guerra e quindi la violazione delle norme della Convenzione di Ginevra, che tutela i prigionieri da torture, abusi ma anche dall'esposizione alla pubblica curiosità".
Più in generale, osserva Noury in conclusione, "il mondo segue una crisi alla volta e lo stesso si rivela da parte dei media. Raccontare il resto diventa difficile. Ora la guerra tra Ucraina e Russa è al primo posto e oscura il resto. Solo pochi giorni fa è passato nel silenzio il settimo anniversario della guerra in Yemen, quando l'Arabia saudita avviò l'offensiva", nell'ambito di una coalizione militare internazionale contro i ribelli houthi. (DIRE)