Trump e Putin negano il Russiagate
I giornali dal mondo sull'incontro tra Putin e Trump a Helsinki in Finlandia: stupore e incredulità per il comportamento del presidente degli Stati Uniti, duro con i partner europei, conciliante con la Russia.
«Trump ha buttato via tutte le nozioni su come un presidente dovrebbe comportarsi all'estero – scrive il New York Times, dopo l’incontro di Vladimir Putin e Donald Trump a Helsinki – Anziché difendere gli Stati Uniti da chi li potrebbe minacciare, ha attaccato i suoi cittadini e le sue istituzioni. Piuttosto che sfidare Putin, avversario con un elenco ben documentato di malefatte contro gli Stati Uniti, lo ha elogiato senza riserve».
«Era il momento in cui Trump doveva difendere l’America. Si è chinato» titola il Washington Post, riferendo che persino «i repubblicani, compresi alcuni che di solito evitano di criticare il presidente, si sono uniti ai democratici per rimproverarlo». Il Wall Street Journal scrive che Trump «ha messo in discussione la conclusione dell’intelligence statunitense secondo cui Mosca si è immischiata nelle elezioni del 2016», definendolo «un sorprendente allineamento con un avversario».
«L’incontro cordiale» con Putin è addirittura posto in «netto contrasto con i suoi incontri ben più combattivi con gli alleati della Nato la settimana scorsa». «Trump si è schierato ma dalla parte di Putin, non dalla nostra», uno dei titoli di Usa Today. «Riuscirci in quattro ore. Nei colloqui a Helsinki, Vladimir Putin e Donald Trump hanno fatto un passo verso la rinascita delle relazioni russo-americane» titola invece il quotidiano russo Izvestija, mentre sulla Nezavisimaja Gazeta: «Gli Stati Uniti offrono alla Russia di unirsi contro l’Iran e la Cina». Trump «è arrivato in Finlandia, per ottenere il sostegno dei colleghi russi nel frenare le ambizioni della Cina», secondo una «lista personale di temi prioritari e un interesse personale pari a zero per la Siria e l’Ucraina».
La Komsomolskaja Pravda constata il cambio di atteggiamento di Trump verso Putin rispetto all’incontro di un anno fa persino nel modo diverso di Trump di stringere la mano al collega russo. La Tass parla di Crimea: «A Helsinki Putin ha detto a Trump del suo disaccordo con la sua posizione in Crimea», ricordandogli che sulla questione si è espressa «la volontà democratica dei cittadini» anche se di fatto, si legge in un altro pezzo, Trump avrebbe già detto che «la Crimea è russa perché i suoi abitanti parlano il russo e si è chiesto perché i leader del G7 stanno dalla parte dell’Ucraina, uno dei Paesi più corrotti al mondo». Ma oggi è un altro giorno e sulla Pravda stamattina «Putin ha avvertito la Georgia e l’Ucraina sulle conseguenze della loro adesione alla Nato», affermando che la Russia «è costretta a reagire a tutto ciò che accade intorno». (V. C.)