Siria, uccisi 4 studenti: “E’ quello che la guerra degli adulti riserva ai bambini”

“I nostri uffici ci informano che ieri quattro bambini sono stati uccisi mentre andavano a scuola a Idlib, nella zona nord-ovest della Siria”. E’ la denuncia di Andrea Iacomini, portavoce dell’Unicef in Italia. “Più del 70% dei bambini uccisi in Siria lo scorso anno si trovava nel nord-ovest, dove vivono un milione di bambini sfollati. - sottolinea - Ogni bambino ha diritto ad andare a scuola in sicurezza e in Siria, troppi bambini hanno perso la vita mentre andavano e tornavano da scuola dall'inizio della crisi nel 2011” prosegue. “In Siria gli attacchi alle scuole sono diventati un fatto “normale” come in altri paesi al mondo coma in Ucraina dove la guerra ha portato alla distruzione di 750 scuole”.  “Dal 2011 in Siria - conclude - sono stati registrati più di 750 attacchi a strutture educative e personale scolastico. Le scuole non sono un target, sono un luogo dove i bambini dovrebbero sentirsi sempre al sicuro”.

"Siamo indignati e profondamente rattristati dal bombardamento che ha ucciso quattro bambini a Idlib”, sottolinea Daniela Fatarella, direttrice generale per l’Italia di Save the Children.  “Stavano andando a scuola, qualcosa che dovrebbe essere una parte del tutto normale, la più normale, della vita quotidiana dei bambini. – prosegue - Ma dopo 11 anni di conflitto, questo è ciò che la vita quotidiana riserva ai bambini della Siria e non solo. Che cosa deve avvenire ancora perché le parti in conflitto garantiscano che i bambini non siano mai un bersaglio, e perché rispettino il diritto internazionale? Quando mai proteggeranno il diritto dei bambini ad andare a scuola? Quando potranno i bambini essere al sicuro dalle guerre volute dagli adulti? Un altro giorno buio, che dimostra che ogni guerra è una guerra contro i bambini”.