"L'immigrazione non fa quasi più notizia"
Rapporto Ismu. La pandemia ha cambiato l'agenda dei media tradizionali: nel 2020 i Tg hanno dedicato al tema il 6% dei servizi, contro il 10,4% dell'anno precedente. In politica rimane un tema divisivo
L'immigrazione non fa quasi più notizia. È la conclusione a cui arriva l'Ismu nel suo ventiseiesimo rapporto nel capitolo dedicato a “Immigrazione, media e dibattito politico”. “L'emergenza sanitaria ha modificato l'agenda dei media tradizionali e la visibilità dell'immigrazione ha avuto un calo significativo”. Secondo i dati dell'Osservatorio di Pavia, infatti, i telegiornali italiani nei primi nove mesi del 2020 hanno dedicato all’immigrazione il 6% dei servizi, contro il 10,4% del 2019 (anno record). Stesso trend si riscontra per la stampa: da marzo a giugno, la media è stata di circa 10 titoli a testata in prima pagina in un mese, contro i 30 nel 2019.
Rimane il problema che quando si affronta il tema immigrazione, viene dato poco spazio alla voce dei migranti. “Nei primi 9 mesi del 2020, migranti e rifugiati, nei 7 notiziari generalisti, hanno avuto voce solo nel 7% dei servizi -scrive Ismu-, mentre gli esponenti politici e istituzionali italiani sono intervenuti nel 33% dei servizi televisivi”. Non solo. L' immigrazione “rimane comunque - complici il decreto rilancio e le elezioni regionali - un tema polarizzante e fortemente divisivo. Tra gennaio e settembre 2020, la politica nelle notizie sull’immigrazione è presente nel 25-30% dei casi, nei sette principali Tg di prima serata”. Un tema quello dell’immigrazione che sembra essere in cima alle priorità più dei politici che dei cittadini, afflitti da ben altri problemi: secondo un’indagine Ipsos-IUSSES 2020, infatti, i principali motivi di preoccupazione per gli italiani sono l’occupazione e l’economia (78%), mentre l’immigrazione preoccupa solo il 14% degli intervistati.