L’America in preghiera per le 500 mila vittime della pandemia. Biden: “Una pietra miliare straziante e dolorosa”
Ieri sera, 22 febbraio, il presidente americano Joe Biden, dalla Cross Hall della sua residenza ha pronunciato l’elegia funebre per le 500.071 vittime del Coronavirus, più dei morti della prima e della seconda guerra mondiale e del conflitto in Vietnam messi insieme. “Una pietra miliare straziante e dolorosa”, l’ha definita il presidente, precisando che i morti sono descritti come persone ordinarie, ma “non c'è niente di ordinario in loro. Le persone che abbiamo perso sono state straordinarie. E tanti di loro hanno esalato l'ultimo respiro da soli”. Il lutto dell'America è in un momento di silenzio in tutto il Paese, bandiere a mezz'asta in tutti gli edifici federali e 500 candele sulle scalinate della Casa Bianca, accese all’imbrunire
(da New York) Un momento di silenzio in tutto il Paese, bandiere a mezz’asta in tutti gli edifici federali e 500 candele sulle scalinate della Casa Bianca, accese all’imbrunire. Il lutto dell’America per il mezzo milione di morti da Covid-19 è celebrato come memoria collettiva dal suo presidente e dagli americani che con lui si sono fermati a piangere chi non c’è più e a cercare un nuovo equilibrio tra lutto e speranza.
Ieri sera il presidente americano Joe Biden, dalla Cross Hall della sua residenza ha pronunciato l’elegia funebre per le 500.071 vittime del Coronavirus, più dei morti della prima e della seconda guerra mondiale e del conflitto in Vietnam messi insieme.
“Una pietra miliare straziante e dolorosa”
l’ha definita Biden. Il presidente ha precisato che i morti sono descritti come persone ordinarie, ma “non c’è niente di ordinario in loro. Le persone che abbiamo perso sono state straordinarie. E tanti di loro hanno esalato l’ultimo respiro da soli”. Ha insistito nel non considerarli una statistica o una notizia da tg e ha richiamato ancora una volta all’unità perché
“non sono Democratici e Repubblicani a morire a causa del virus; sono i nostri concittadini americani. Dobbiamo combattere questo insieme, come un unico popolo, come gli Stati Uniti d’America”.
Biden, la cui vita è stata segnata da molte tragedie familiari, ha parlato in termini molto personali del lutto e delle perdite, cercando di confortare e consolare quegli americani le cui vite sono state cambiate per sempre dalla pandemia. “Lo so fin troppo bene.
So cosa vuol dire non essere lì quando succede.
So com’è quando sei lì, tieni le loro mani, mentre ti guardano negli occhi e scivolano via” ha ricordato il presidente chiedendo però “di ricordare in modo che possiamo guarire, di mostrare che c’è luce nell’oscurità”.
Biden ha continuato chiedendo a tutti gli americani di “agire, di rimanere vigili, di rimanere socialmente distanti, di mascherarci” e farsi vaccinare quando è il proprio turno, mettendo fine ad una politica e ad una disinformazione che ha “diviso le famiglie, le comunità e il Paese e che è già costata troppe vite”. Il presidente ha poi voluto accendere la speranza nel cuore dei suoi concittadini dicendo che
“questa nazione sorriderà di nuovo. Questa nazione conoscerà di nuovo i giorni di sole”, ma lo farà ricordando “ogni persona che abbiamo perso, le vite che hanno vissuto, i cari che hanno lasciato”.
A conclusione del suo discorso, il presidente insieme alla first lady Jill Biden, al vicepresidente Kamala Harris e al marito Doug Emhoff si sono fermati davanti alla Casa Bianca per un momento di silenzio, mentre un drappo nero incorniciava l’ingresso e 500 candele brillavano sulle scale, una per ogni mille persone perse, la banda dei marine suonava l’inno cristiano “Amazing Grace”; e Joe Biden si segnava con la croce, in preghiera per l’America e per gli americani.