Haiti: vescovi, “gioia per la liberazione di sacerdoti e suore, ma l’ora resta grave”. Preghiera straordinaria per Pentecoste
“L’ora è grave”. Resta questa l’opinione della Conferenza episcopale haitiana (Ceh), nonostante la gioia per la recente liberazione dei sacerdoti e delle religiose che erano stati rapiti nelle scorse settimane. In una nota diffusa ieri, l’episcopato chiede ai fedeli una preghiera straordinaria in occasione della Pentecoste.
“Rivolgiamo il nostro ringraziamento a tutti coloro che ci hanno accompagnato in questi momenti di grande disagio. Molti segni ed espressioni di vicinanza ci sono stati inviati”, scrivono i vescovi, che ringraziano tutti coloro che, nel Paese e all’estero, hanno espresso solidarietà alla Chiesa haitiana e alla sua lotta “per arginare il male che turba la pace e la serenità sociale, personale e interiore”.
Purtroppo, “assistiamo con grande dolore e sofferenza all’impotenza di alcuni, all’indifferenza di altri e al silenzio complice di alcuni funzionari nell’affrontare i rapimenti, il proliferare delle gang”. In tal modo, “la popolazione viene abbandonata a se stessa, in particolare di fronte a questo fenomeno dei sequestri di persona”.
Continuano i vescovi: “Come Chiesa, esortiamo il popolo di Dio alla vigilanza, alla prudenza e a tenere accesa la lampada della preghiera, per la liberazione del nostro Paese”. Per questo, la Ceh invita tutte le parrocchie alla celebrazione di una messa di ringraziamento e intercessione, con il canto del Te Deum, giovedì 6 maggio; alla preghiera del rosario in chiesa, in famiglia, nei quartieri, durante il mese di maggio; a una maratona di preghiera, sempre durante il mese di maggio; alla novena dello Spirito Santo, dal 13 al 22 maggio.