Coronavirus Covid-19: il Paraguay di fronte a proteste e aumento contagi. Martínez Flores (presidente Cep), “praticare buone opere”
Chiamati a “praticare le buone opere” in favore della popolazione per proteggerla dal contagio del Covid-19, che sta colpendo duramente il Paese, in questa seconda ondata.
È questo l’appello del presidente della Conferenza episcopale del Paraguay (Cep), mons. Adalberto Martínez Flores, vescovo di Villarica, contenuto in un messaggio diffuso sabato. E “la prima buona opera è seguire le indicazioni sanitarie”, si legge nel messaggio. In secondo luogo, “nell’attuale emergenza è chiaro che dobbiamo essere tutti solidali per fare il bene, evitando il peggio”.
L’arcivescovo Martínez Flores, oltre a manifestare “vicinanza spirituale e la nostra preghiera alle famiglie colpite”, ricorda le parole di Papa Francesco, il quale afferma che “la vita viene prima”, esprimendo “il nostro incoraggiamento, riconoscimento e gratitudine a coloro che sono in prima linea per difendere la vita e la salute dei malati a causa del Covid-19”. Infine chiede di intensificare le preghiere per “mettere in pratica le buone opere con grande fede, speranza e carità”. La nota giunge al termine di una settimana molto difficile: da un lato ci sono i crescenti contagi (dopo che, invece, la prima ondata aveva colpito il Paraguay in maniera minore rispetto ad altri Paesi), che hanno portato il bilancio totale a oltre 180mila contagiati e a più di 3.500 vittime. Dall’altra, le fortissime proteste iniziate il 5 marzo in tutto il Paese, durante le quali la gente scesa in piazza ha contestato le politiche del Governo per fronteggiare la pandemia e la crescente corruzione, chiedendo le dimissioni del presidente Mario Abdo. Forti le contestazioni anche per la campagna vaccinale, rispetto alla quale il Paraguay è fanalino di coda nel Continente. Il presidente, nel confermare di voler proseguire nel suo mandato, ha proceduto a un ampio rimpasto di Governo.