Brexit: uscita senza accordo, Commissione Ue mette in guardia imprese e cittadini europei
“Il Brexit senza accordo il 1º novembre 2019 resta un esito possibile, seppur non auspicabile”, con “perturbazioni per cittadini e imprese considerevoli e conseguenze economiche gravi”.
La Commissione europea (nella foto, la riunione il 4 settembre a Bruxelles) mette in guardia cittadini Ue e imprese comunitarie a otto settimane dal recesso del Regno Unito dall’Unione europea del 31 ottobre ed esorta, con una specifica e ampia “comunicazione”, tutti i portatori di interesse nei 27 “a prepararsi per un’uscita senza accordo” (“no deal”).
“Data l’incertezza che nel Regno Unito continua a circondare la ratifica dell’accordo di recesso concordato con il governo del Paese a novembre 2018 – si legge nel documento emesso oggi a Bruxelles – e in considerazione della situazione politica generale in cui versa il Paese sul piano nazionale, l’ipotesi di uscita senza accordo il 1º novembre 2019 resta un esito possibile, seppur non auspicabile”.
I cittadini europei che abitano nel Regno Unito o che vi hanno rapporti di lavoro o interessi personali e familiari sono messi in guardia, così come le sono le aziende dei Paesi Ue che commerciano con i britannici.
“Al fine di ridurre al minimo le perturbazioni degli scambi commerciali, tutte le parti coinvolte nelle catene di approvvigionamento con il Regno Unito, indipendentemente dal loro luogo in cui sono stabilite, dovrebbero essere consapevoli delle loro responsabilità e delle necessarie formalità nel commercio transfrontaliero”. La comunicazione si riallaccia alle precedenti comunicazioni e ai cento avvisi ai portatori di interessi in una varietà di settori.