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Cambia lo spaccio, i prezzi e i livelli di purezza di alcune sostanze, ma sui grandi traffici la pandemia non ha avuto effetti. È quanto sostiene uno studio dell’Osservatorio di Lisbona e dell’Europol. “Nel periodo post-pandemico, vedremo una maggiore competizione e violenza associate al traffico di droga. Occorre anticipare questi sviluppi”

La Guajira, è la singolare regione, in gran parte desertica, condivisa tra Colombia e Venezuela, abitata, soprattutto, da uno dei popoli indigeni oggi più numerosi in Sudamerica, l’etnia wayuu. La Guajira è una lingua di territorio, separata dal resto del continente da alti monti, che regala paesaggi indimenticabili, ma diventa un luogo di morte, se abbandonato dalle autorità e anzi depredato della cosa più preziosa che c’è in una zona arida, l’acqua, dirottata verso gli stabilimenti minerari esistenti. In una situazione di questo tipo, la quarantena decisa, con modalità diverse, dalle autorità colombiane e venezuelane, incide in modo pesantissimo: la denutrizione e la mancanza d’acqua si aggravano, il lavoro informale artigianale (i wayuu sono famosi per le “mochilas”, i coloratissimi zainetti) diventa impossibile mentre la regione è nelle ultime settimane attraversata da migliaia di migranti venezuelani di ritorno da Perù, Ecuador e Colombia

I dati di Inail. Le denunce di infortunio sul lavoro presentate tra gennaio e aprile sono state 172.319 (-18,2%), 280 delle quali con esito mortale (-7,6%). Il settore sanità, invece, ha registrato un forte incremento delle denunce di infortunio: +184% su base quadrimestrale e +388% su base bimestrale (dai 4 mila casi di marzo-aprile 2019 ai19 mila di marzo-aprile 2020