Fatti

Continuano i casi di contagio e decessi nelle strutture per anziani. Ospiti e operatori chiedono maggiori tutele. Medici senza frontiere avvia un progetto nelle Marche: “Portiamo nelle strutture la nostra esperienza di gestione delle epidemie, per far lavorare personale in sicurezza e proteggere i pazienti”

Carissimi, alle 18 di ogni giornata assistiamo alla comunicazione del bollettino di “guerra”. Certo non ci sono bombe e il peso della guerra non ha eguali, ma i morti sono tantissimi. Un elenco angosciante: tot casi, tot guariti, tot decessi. Dentro ogni numero c’è una storia, una famiglia, un mondo di bene.

Coronavirus anche in Giordania dove si registrano ad oggi 173 casi conclamati. Il Governo ha disposto il coprifuoco dalle 10 della sera alle 6 del mattino. La chiusura iniziale di negozi e mercati decisa dalle Autorità giordane aveva provocato disordini e scontri durante la distribuzione del pane. Oggi la situazione pare migliorata ma la paura di una diffusione maggiore del virus resta, vista anche lo stato di difficoltà in cui versa il sistema sanitario pubblico

Roberto Boschetto, Presidente di Confartigianato Imprese Padova: “Ora fermi 37.719 addetti. E il futuro? se non avremo liquidità, a rischio la tenuta delle piccole imprese. Bisogna congelare il rating bancario o saremo tutti a rischio”.
Le stime dell’ufficio studi di Confartigianato Imprese Veneto sulla base dei codici ATECO inseriti nei due decreti dell’11 e 22 marzo: chiuse oltre 15mila imprese e a casa 37mila addetti.

Difficile parlare di precauzioni, restrizioni, isolamento nei quartieri più poveri delle città. Eppure, qualcuno ci sta provando: rispettare il più possibile le indicazioni delle autorità, andando incontro ai più deboli e senza far venire meno i vincoli comunitari creati con un’infaticabile azione in questi anni, mantenendo la pace sociale. Si tratta dei “curas villeros”, i preti di “strada” che prestano servizio nelle villas di Buenos Aires.

La governatrice della metropoli Yuriko Koike, in una conferenza stampa straordinaria, stigmatizza i comportamenti dei residenti e chiede collaborazione e consapevolezza della situazione critica. Tra le possibili misure il blocco della città. Supermercati presi d’assalto. Subito dopo la dichiarazione di rinvio delle Olimpiadi, si ha l’impressione che comincino a circolare informazioni più credibili sulla reale situazione del coronavirus in Giappone.

"Basta con false notizie - dichiarano i benzinai - il nostro è un grido di allarme: se i gestori di carburanti, finanziariamente, non riesco più ad acquistare il carburante e non riescono a reperire dispositivi di sicurezza per loro e per i consumatori stessi non possono tenere aperto!!!!
Questo il grido della Faib Confesecenti attraverso la voce del Presidente Faib Regionale Flavio Convento (anche vicepresidente Confesecenti del Veneto Centrale)"

I centri di salute mentale restano aperti, ma sono chiusi molti centri diurni e sospese le attività di gruppo. Angelo Fioritti, direttore del dipartimento di Salute mentale dell’Azienda Usl di Bologna: “Ci aspettiamo che il mix di paura, isolamento e convivenza forzata generi nell’arco di qualche settimana un’ondata di richieste”