Si può recitare il rosario durante l'adorazione?
Sullo sfondo delle parole dell’Ave Maria, passano davanti agli occhi dell’anima i principali episodi della vita di Gesù Cristo
«Si può recitare il rosario durante l’adorazione eucaristica?». A questa domanda sarebbero in molti a rispondere: «Meglio di no; il rosario è una preghiera alla Madonna, mentre l’adorazione eucaristica orienta alla contemplazione di Gesù». In parte il ragionamento è corretto, ma forse questi due modi di pregare non vanno separati di netto.
Quando entro nella chiesa del Corpus Domini e sbircio le persone che sostano davanti all’eucaristia, molto spesso scorgo tra le loro mani il rosario: lo sguardo fisso sull’eucaristia e le dita che scorrono sui grani. Qualcuno preferirebbe vederli con una Bibbia tra le mani, oppure in perfetto silenzio? Prima di dire che sbagliano, cerchiamo di cogliere il perché di questo modo di stare davanti al Signore.
Gli adoratori che contemplano il Santissimo Sacramento pregando il rosario, gustano in questa preghiera la sua fisionomia spiccatamente biblica ed evangelica, prevalentemente centrata sul nome e sul volto di Gesù, fissata nella contemplazione dei misteri e nel ripetersi delle Ave Maria. Questo fa del rosario una preghiera mariana, non una semplice devozione alla Beata Vergine Maria. È una preghiera mariana perché è «la meditazione dei misteri della vita del Signore, visti attraverso il Cuore di Colei che al Signore fu più vicina». Infatti quando recitiamo il rosario, noi ripercorriamo con la Madre i misteri del Figlio, e «sullo sfondo delle parole dell’Ave Maria, passano davanti agli occhi dell’anima i principali episodi della vita di Gesù Cristo». Questo è il desiderio della Madre: che conosciamo, amiamo e seguiamo più da vicino Gesù.
don Nicola Tonello, rettore della chiesa del Corpus Domini