Santuario di Tessara: il rosario torna in presenza
Lo scorso anno, al santuario di Tessara il mese di maggio è stato vissuto in streaming con una costante partecipazione da casa. Quest’anno si prega insieme per la fine della pandemia
A poca distanza dal centro di Curtarolo, quasi lambito dalle acque del Brenta, sorge il santuario della Beata Vergine Maria di Tessara, da secoli meta di tanti pellegrini che vengono qui per chiedere una grazia o per ringraziare per quella già ricevuta. Lo scorso anno la comunità di Santa Maria di Non – territorio parrocchiale su cui sorge il luogo di devozione – aveva vissuto il rosario del mese di maggio via streaming, recitato nel santuario la sera dei giorni feriali, «ed era andata comunque bene, in quanto molte persone avevano partecipato all’iniziativa collegandosi in maniera costante» afferma il parroco e rettore di Tessara, don Leonildo Ragazzo.
Quest’anno il rosario torna a essere recitato “in presenza”: dal primo maggio viene celebrato tutte le sere alle 20.30 dei giorni feriali a eccezione del giovedì in cui si celebra la messa preceduta dell’adorazione eucaristica. Il sabato, il luogo di pellegrinaggio rimane aperto l’intera giornata, dalle 8 alle 12 e dalle 15 alle 18; la domenica si proclama la preghiera mariana alle 15.30 seguita dalla messa.
La preghiera a Maria viene recitata da volontari, dal diacono permanente Dimitri Pastorello e dal parroco. «Abbiamo fatto nostra la proposta di papa Francesco rivolta a tutti i santuari del mondo: “Invocare Dio con la Vergine Maria per la fine della pandemia” – afferma don Ragazzo – Ci siamo impegnati a vivere una “maratona di preghiera”, come afferma il documento trasmesso a ogni rettore dei santuari mariani. Il Covid, oltre a minacciare la nostra salute, ha creato molti problemi di ordine economico e sociale: sentiamo la necessità di sostenerci con la preghiera».
Un ruolo importante per la vita del santuario lo ricoprono i numerosi volontari, che si sono costituiti come gruppo nel 2006: si occupano di curare le celebrazioni, tengono in ordine il luogo di culto, accolgono i pellegrini specialmente quelli giunti per la prima volta, prendono nota delle intenzioni di preghiera, fanno opera di sorveglianza e come afferma il rettore «sono orgogliosi di svolgere un servizio per la Madonna, ci tengono».
Tessara è legato a un’apparizione della Madonna avvenuta tra 1440 e 1450 a una ragazzina di salute cagionevole, che guarisce miracolosamente. Maria invita la miracolata a collocare una sua immagine all’interno di una chiesetta o oratorio che sorgeva in quella zona in onore del monaco sant’Egidio. Oggi al santuario giungono tanti pellegrini, soprattutto la seconda domenica di ottobre, giorno in cui viene festeggiata la Madonna di Tessara. «Rimango affascinato e coinvolto dall’atmosfera che si crea tra i tanti devoti, dal loro modo di pregare, di cantare, di porsi in silenzio e ascolto della Parola di Dio. A Tessara sono avvenuti fatti che i fedeli definiscono “grazie”».