Sant’Agostino di Albignasego celebra il patrono fino a domenica 5 settembre. È bello incontrarsi
Dieci giorni di festa che puntano su piccoli eventi per passare del tempo insieme. Oltre 200 i volontari coinvolti, tra cui numerosi giovani. Martedì 31 c’è al Festa degli anziani
Sant’Agostino di Albignasego è in festa per la sagra patronale da venerdì 27 agosto a domenica 5 settembre. Nonostante le norme restrittive, gli accessi regolamentati e i distanziamenti, la comunità ha deciso di unire le forze e organizzarsi per ricreare un’occasione importante di incontro e condivisione. «La formula sarà più o meno quella degli anni passati – precisa il parroco, don Stefano Margola – ma nel rispetto della normativa vigente. Abbiamo pensato di ridurre gli spettacoli e i momenti di eccessivo afflusso di persone, puntando su eventi più piccoli che permettano comunque di trascorrere del tempo insieme. Tra i parrocchiani si respira il forte desiderio di incontrarsi. Un aspetto bello e caratteristico della nostra sagra è che sono coinvolti molti ragazzi, si sono impegnati nell’organizzazione e saranno presenti in questi giorni per accogliere i visitatori».
I dieci giorni di festa parrocchiale, che si svolgono negli spazi esterni della chiesa e lungo le vie limitrofe, prevedono l’apertura serale dello stand gastronomico con preventiva prenotazione telefonica del tavolo (334- 1931957). La presentazione del green pass è obbligatoria per l’accesso alle aree interne del centro parrocchiale, ma non per le attività che si svolgono all’esterno. Tutta la settimana sarà attivo anche uno snack bar con tavoli all’aperto e non mancherà la consueta pesca di beneficenza.
«La solennità di Sant’Agostino vescovo, che ricorre il 28 agosto – prosegue don Margola – la vivremo in comunità lunedì 30, con l’eucarestia serale e la processione per le vie del quartiere. In questo giorno i festeggiamenti della sagra saranno sospesi in segno di rispetto e per dare a tutti la possibilità di partecipare».
Tante le occasioni di intrattenimento e svago previste nelle diverse giornate, tra cui spicca il torneo di calcio balilla umano: un gioco originale e divertente che si svolge su un campo gonfiabile e che ha il vantaggio di far mantenere una distanza “obbligata” tra i giocatori. Questi ultimi, infatti, sono agganciati con le mani a dei veri e propri pali, secondo la logica del calcio balilla, e possono colpire la palla con i piedi muovendosi soltanto lungo lo spazio orizzontale che spetta loro.
«C’è molto entusiasmo – raccontano alcuni volontari, resisi disponibili in oltre duecento per la preparazione e lo svolgimento della sagra – i giovani sono davvero attivi, impegnati in cucina, nel bar, nel servizio ai tavoli e nella pesca di beneficenza; sono dei veri trascinatori, un punto di forza e stimolo per i volontari più adulti». Oltre a varie proposte per il pubblico giovane, martedì 31 si terrà una serata dedicata alla Festa degli anziani, così da coinvolgere anche chi è solo o più restio a uscire nelle ore serali. L’iniziativa comincerà con l’eucarestia delle 18.30 per proseguire con la cena e alcuni momenti di intrattenimento.