Padova-Addis Abeba. La visita del card. Souraphiel "battezza" l'avvio di due corsi di laurea
Una visita che suggella una collaborazione di lunga data: il 13 e il 14 gennaio è venuto a Padova il cardinale arcivescovo di Addis Abeba Berhaneyesus Demerew Souraphiel, primate d’Etiopia, che è stato ricevuto dal vescovo Claudio Cipolla.
Una presenza tutt’altro che casuale, ma che al contrario si inserisce in una rete di relazioni che negli anni si è sempre più infittita: da quella con Medici con l’Africa Cuamm, attivi da anni nella Regione, fino alla collaborazione con la Diocesi, che ha inviato nella prefettura di Robe tre missionari fidei donum (don Nicola De Guio, don Stefano Ferraretto ed Elisabetta Corà).
E negli ultimi anni si è aggiunto anche l’ateneo padovano, con il supporto didattico e scientifico alla giovane Università cattolica d’Etiopia ad Addis Abeba, concepita a partire dal 1997, sulla base di una richiesta specifica dell’allora premier Meles Zenawi a Giovanni Paolo II.
«Con l’Università di Padova la collaborazione risale al 2012 ed è stata rinnovata nel 2017, con l’obiettivo di portare quest’anno all’implementazione di due corsi di laurea, in ingegneria dell’energia elettrica e in ingegneria civile ed ambientale», spiega Piergiorgio Sonato, docente presso l’ateneo patavino e delegato per la cooperazione allo sviluppo, nonché advisor per le attività in Africa. I corsi, impartiti inizialmente da docenti prevalentemente padovani nel nuovo campus da 60 ettari alla periferia di Addis Abeba, dovrebbero essere un toccasana per un Paese da 107 milioni di abitanti, che negli ultimi anni sta sempre più cercando con successo di emanciparsi da un passato di povertà e arretratezza.