Nuovi catechisti. Buona partecipazione, anche di giovani
Formula mista – in presenza e streaming – per la proposta “Si può fare”
A giugno scorso ci siamo ritrovati su piattaforma per programmare gli incontri annuali di formazione per i nuovi catechisti. Per le limitazioni dovute al Covid 19 si trattava di decidere se fare gli incontri, quanti, se in presenza o online. Non avevamo dubbi sull’importanza di continuare. Credevamo nel percorso, attenti a crescere sempre più nella comunicazione e nella condivisione empatica con i corsisti, soprattutto, nei necessari momenti di interazione tra chi guida i laboratori e i partecipanti.
La richiesta pressante di alcuni vicariati ha convinto anche i meno tecnologici tra noi. E così la proposta “Si può fare” si è sviluppata anche sul web. A Segusino il corso si è svolto in presenza, in una giornata e mezza, con un numero ridotto di partecipanti, molto motivati. Ad Abano, si è mantenuta la formula delle quattro serate, con pochi partecipanti in presenza e molti in collegamento streaming, con la collaborazione dell’Ufficio comunicazioni sociali della Diocesi. A Ponso, avvicinandosi nuove restrizioni negli spostamenti, il corso è stato condensato in due serate, in presenza, richiedendo la revisione della scaletta. Hanno partecipato in pochi, ma tutti giovani.
Sono state esperienze nuove per noi dell’equipe, in particolare il corso “misto” in presenza e in collegamento streaming. La prima serata ha creato qualche imbarazzo per chi guidava: dover mantenere le distanze dai presenti, non potersi muovere liberamente per la presenza di una telecamera fissa. Nelle serate successive hanno aiutato le strategie del tecnico. Non ci sono stati problemi per chi seguiva, sia in presenza che in streaming: tutti hanno potuto dialogare sul rinnovato cammino di iniziazione cristiana.
Per la nostra equipe è stato incoraggiante vedere che, nei tre luoghi diversi, il gradimento, espresso nei questionari di verifica è stato molto positivo!
Equipe del corso “Si può fare”