Notturni mariani. Con Maria nel cuore dell'estate. Tre serate di arte e fede il 12, 13 e 14 agosto
Tre sere di agosto, cinque luoghi della città, dove Maria è raccontata o celebrata, aperti, altrettanti momenti artistici e di raccoglimento. Sono questi gli ingredienti dell’iniziativa Terra del cielo – Notturni mariani promossa dalle comunità parrocchiali del Centro storico di Padova, dal Museo diocesano e dal Centro universitario di Padova nelle sere del 12, 13 e 14 agosto.
Ammirare, meditare e pregare in tre serate di mezza estate, in cinque luoghi “sacri” nel cuore della città di Padova aperti per l’occasione. “Terra del cielo – Notturni mariani” è il titolo scelto per l’inedita iniziativa voluta dalle parrocchie del centro, dal Museo diocesano e dal Centro universitario di via Zabarella in programma lunedì 12, martedì 13 e giovedì 14 agosto. Un omaggio a Maria alla vigilia della grande festa dell’Assunzione a lei dedicata, certo, ma non solo.
«La ricerca di bellezza e spiritualità oltre i ritmi della vita moderna, ci ha fatto comprendere come siano molte le persone che, per ragioni professionali o familiari, non riescono a visitare edifici di culto che sono anche scrigni d’arte negli orari canonici – spiega don Roberto Ravazzolo, direttore del Centro universitario – Le proposte serali tuttavia hanno un ottimo riscontro e sono per la Chiesa un’occasione privilegiata per far conoscere il proprio patrimonio storico e artistico, a volte del tutto ignorato, ma anche per far emergere il vero significato che si esprime attraverso la meraviglia dell’arte. Possiamo nutrire la fede di chi oggi visita le nostre chiese e contempla le loro bellezze. Una fede giunta a noi di generazione in generazione: ebbene, oggi questo testimone è nelle nostre mani, sta a noi permettere che questa continuità non si sciolga».
A spalancare i portali nelle tre serate è la chiesa di Santa Maria dei Servi, dedicata alla Natività di Maria, eretta nel lontano 1372 per volontà di Francesco da Carrara e della moglie Fina Buzzaccarini e donata ai frati dell’ordine già nel 1393; subito venne fondato il convento attiguo che ospitò, tra gli altri, Paolo Sarpi. Oggi custodisce opere di Giovanni Bonazza e Jacopo da Montagnana, oltre al crocifisso ligneo di Donatello.
C’è poi la chiesa della Madonna Addolorata del Torresino, in via del Seminario, che per come la conosciamo oggi è la ricostruzione di un oratorio sorto a ridosso di una piccola torre della cinta muraria intermedia. L’immagine della Vergine qui custodita compì dei miracoli a metà Quattrocento, da cui la nascita del santuario.
La Basilica Cattedrale, dedicata proprio all’Assunzione di Maria, accoglierà i partecipanti nella serata del 14 agosto: è sede del vescovo almeno dal quarto secolo; l’edificio attuale è stato costruito a partire dal 1512 su disegno di Michelangelo Buonarroti e ospita i corpi di san Leonino, san Daniele e san Gregorio Borromeo, oltre alla reliquia della beata Eustochio.
Si potrà quindi visitare la Scuola della Carità di via San Francesco, sede di una delle confraternite più importanti, dedite a poveri e infermi: qui si trova un ciclo pittorico di Dario Varotari del 1579 in cui dodici riquadri sono dedicato proprio alla vita della Vergine. Infine, alla Scoletta adiacente la Basilica del Carmine si trova un importante ciclo di affreschi del 16° secolo raffiguranti storie di Cristo e di Maria.
Il titolo scelto per questi notturni mariani proviene da un inno del Monastero di Bose: «Maria è la creatura scelta dal Cielo per scendere sulla terra, dando alla luce Gesù – commenta don Ravazzolo – Non solo, proprio attraverso la sua assunzione ha portato uno spicchio di terra in cielo. Ha permesso al Verbo di farsi carne, lei stessa è “terra redenta”, trasfigurata grazie al soffio dello Spirito. Anticipa il nostro destino».
I precedenti: "La lunga notte" e "Un attimo di pace"
"Terra del cielo - Notturni mariani" segue di soli due mesi "La lunga notte delle chiese" (nella foto), iniziativa che persegue i medesimi scopi nata nel Tirolo e giunta a Padova per la prima volta proprio quest'anno. Già nel 2014, all'interno di "Un attimo di pace" in Quaresima, "Spazi di pace" proponeva meditazioni musicali e momenti di preghiera in pausa pranzo o nel pomeriggio.