Le ricadute della legge 117/2017 sul Terzo Settore nei circoli Noi. Ogni circolo chiamato ad approvare il nuovo statuto
La legge 117/2017 sulla riforma del terzo settore sta avendo importanti ricadute anche sui circoli Noi. Occhio alle maggiori novità
L a recente approvazione della legge 117/2017, sulla riforma del terzo settore, sta avendo importanti ricadute anche sui circoli Noi. Una delle novità di maggiore rilievo è l’individuazione delle “aree di lavoro”. In particolare, l’articolo 5 delinea gli ambiti d’azione entro i quali i circoli possono agire e organizzare le proprie attività. Qualora un determinato circolo scegliesse di dedicarsi ad attività diverse da quelle previste dallo statuto, non rientrerebbe più tra le associazioni cosiddette di volontariato, avrebbe una vocazione e scopi diversi, e questo comporterebbe importanti ripercussioni anche dal punto di vista fiscale.
«L’opera dei circoli Noi – spiega Davide Polito, segretario di Noi Padova – riguarda principalmente attività ricreative e culturali, dal grest a iniziative di animazione, dai momenti di festa ad attività sportive dilettantistiche, oltre alla collaborazione con le parrocchie nelle iniziative di carattere sociale o religioso proposte all’interno della Diocesi in generale, e dalla propria comunità di appartenenza in particolare. È questo il genere di impegno che continuerà a contraddistinguere i nostri circoli».
Nello statuto si parla anche di formazione dell’associazione. «È importante precisare il significato di termini quali “formazione” e “attività turistica”. Le iniziative di formazione devono limitarsi a corsi di aggiornamento del genere di quelli svolti finora, come i corsi Haccp, o quelli di pronto soccorso. È esclusa dalle nostre attività la formazione scolastica. Le scuole private ci sono, e sono gestite da altri enti» spiega Polito.
Anche l’uso del termine “turistico” contenuto nello statuto potrebbe trarre in inganno. Per “turismo” si intende l’organizzazione di uscite ed escursioni nel territorio, come una gita fuori porta o una giornata in piscina con i ragazzi del grest, ma non iniziative strutturate, attività che competono le agenzie di viaggio.
Questo, per quanto riguarda i circoli Noi della diocesi. L’ente territoriale Noi Padova svolgerà, invece, una funzione intermedia tra la base e i circoli. La sua attività riguarderà soprattutto l’aiuto e l’assistenza ai circoli. «Un servizio, questo, che faceva già, ma che d’ora in poi rappresenterà il nostro scopo prioritario» conclude Davide Polito.
Un unico statuto aiuta anche a lavorare in rete
Non è, o meglio, non è soltanto una questione di precisione e correttezza, aspetti che hanno sempre contraddistinto le attività dei circoli Noi. Il fatto di entrare con le carte in regola nel nuovo regime della legge 117/2017 sul terzo settore farà la differenza tra essere iscritti al Registro unico (Runts) delle associazioni o meno.
Inoltre, la ricatalogazione degli enti e delle associazioni che saranno iscritte al Runts è una condizione imprescindibile per poter ottenere le agevolazioni fiscali previste dalla legge. «Finora – precisa Davide Polito, segretario del circolo Noi di Padova – l’iscrizione poteva essere posticipata o rivista nel corso dell’anno, senza incorrere nel rischio di ripercussioni dal punto vista burocratico o economico. Ora invece, il termine ultimo per effettuare l’iscrizione al Registro unico è stato fissato inderogabilmente al 3 agosto 2019».
Uno degli obiettivi dell’associazione Noi è, da sempre, quello di “fare rete”, in modo che i suoi circoli sparsi nel territorio rappresentino punti di confronto e di riferimento continui gli uni per gli altri. «Per lavorare “in rete” e sostenerci a vicenda, facilitando i compiti a tutti, abbiamo ritenuto utile proporre un unico modello di statuto, che ciascun circolo è tenuto a far approvare dalla propria assemblea dei soci, anziché proporre centinaia di statuti simili nella sostanza, ma diversi nelle specificità di ciascun circolo. In questo modo, i singoli circoli Noi non dovranno accollarsi il compito lungo e complesso di stendere il proprio statuto ex novo, mentre la rete fungerà da garante della correttezza dei testi, che gli organi preposti alla lettura e all’approvazione non dovranno esaminare uno a uno» precisa Davide Polito.
Nuovo statuto: ogni circolo deve approvarlo
Ciascun circolo Noi dovrà far approvare dall’assemblea dei propri soci il nuovo statuto, per farlo poi registrare e rispettare le direttive previste dalla riforma del terzo settore. Per capire meglio il nuovo documento e poterlo presentare con semplicità nel proprio circolo, Noi Padova propone una serata dedicata sull’argomento per il prossimo giovedì 9 maggio alle ore 20.30 presso il centro parrocchiale di Ronchi di Casalserugo.