Lavorare sulle comunità per educare alla carità. Le Caritas del Triveneto impegnate in un corso di scienze sociali
Un corso di dieci giornate e dieci moduli che si svolge nei Santuari Antoniani di Camposampiero. Gli operatori diocesani delle quindici Caritas del Triveneto stanno ricorrendo alle scienze sociali per studiare l'animazione della comunità: passo necessario per promuovere la carità.
Non solo distribuzione di cibo, vestiario e sostegno economico. Sempre più, Caritas esercita una funzione di “educazione alla carità” nella comunità parrocchiale alla quale appartiene. Per questo, la delegazione di Caritas Triveneto ha deciso di proporre un corso ad alcuni rappresentanti per diocesi proprio sul tema dello sviluppo di comunità.
«Siamo consapevoli che gli operatori delle Caritas parrocchiali considerino il lavorare con le comunità la cosa più difficile – racconta il diacono don Lorenzo Rampon, che partecipa per Caritas diocesana con Sara Ferrari, Daniela Crivellaro, don Luca Facco – Capiscono che sia importante, anzi fondamentale, ma si rendono conto che non sempre si hanno a disposizione gli strumenti adeguati per educare le parrocchie alla testimonianza comunitaria della carità. Ci sono esperienze e sperimentazioni interessanti nelle nostre parrocchie ma non è mai stato fatto un ragionamento di tipo formativo per acquisire gli strumenti adatti a questo tipo di attenzione».
Il soccorso arriva dalle scienze sociali, grazie ai formatori e alle formatrici della scuola di sviluppo di comunità coordinata da Ennio Ripamonti. «L’obiettivo dello sviluppo di comunità è proprio quello di potenziare l’attitudine solidaristica di una comunità in un’ottica di partecipazione e di coesione sociale. Il risultato che ci attendiamo – conclude Rampon – è lo sviluppo di competenze che possano aiutarci a introdurre nel nostro lavoro una maggior capacità di esercitare la prevalente funzione pedagogica nei confronti delle comunità cristiane ma anche di trasmettere le competenze acquisite alle Caritas parrocchiali, perché anch’esse possano essere più efficaci nell’animazione delle loro comunità».
Destinatari, obiettivi e spunti formativi
Il corso “Promuovere comunità solidali e inclusive”, rivolto agli operatori delle Caritas diocesane del Triveneto, è iniziato lunedì 18 e martedì 19 febbraio e si concluderà a fine anno.
Gli incontri, cinque moduli da due giornate ciascuna alla Casa di spiritualità dei Santuari Antoniani di Camposampiero, ha come obiettivi l’acquisizione di competenze nel campo dell’animazione e sviluppo di comunità, anche con una sua contestualizzazione etica, culturale e metodologica con particolare riferimento al Nordest di oggi.
Nel corso gli operatori diocesani delle Caritas avranno modo di affinare la sensibilità nel cogliere e analizzare le dinamiche che caratterizzano le interazioni tra le persone, acquisendo nel contempo, anche grazie alla condivisione delle esperienze di tutti, nuove strategie pratiche da attuare nei territori.