La Buona Pasqua del presidente Noi Fabio Brocca: «Il vostro servizio sia un passaggio autentico»

La Pasqua ci chiede di “passare oltre” noia, monotonia e rigidità verso atteggiamenti positivi e propositivi

La Buona Pasqua del presidente Noi Fabio Brocca: «Il vostro servizio sia un passaggio autentico»

Quando mi viene chiesto di scrivere qualcosa o di dire qualcosa sulle pagine di questo giornale, immagino che le persone si aspettino discorsi importanti con magari tante belle parole. In realtà vorrei fare gli auguri di Pasqua a tutti voi in modo molto semplice e condividendo un pensiero: ho scoperto nel tempo che il significato di Pasqua deriva da un termine ebraico che significa “passare oltre”... quindi rimanda a un passaggio.

Il passaggio per me ha due livelli: il primo è un andare oltre le proprie sicurezze, che il più delle volte non ci piacciono, ma che sono tanto rassicuranti poiché rappresentano tutto quello che conosciamo; il secondo è un andare oltre e varcare una soglia accettando il rischio di poter incontrare situazioni, luoghi o persone diversi da noi e fare di tutto ciò un’opportunità di crescita e di miglioramento. Mi chiedo quanti e quali passaggi facciamo anche nel nostro servizio presso i centri parrocchiali? Siamo in grado di farli? O in fondo stare fermi è più comodo e meno rischioso? I passaggi non sempre sono facili ma ci possono offrire delle nuove opportunità se siamo coraggiosi e lasciamo da parte il senso di autonomia o l’idea che coltivare il nostro orticello sia più che sufficiente!

Il passaggio concreto per la nostra associazione è rendersi conto che si lavora all’interno di una comunità parrocchiale e che lo si fa in modalità di servizio. Lo abbiamo detto molte volte ma ho la sensazione che per alcune realtà sia ancora un passo da fare per paura di dover rinunciare a ciò che è rassicurante e comodo. Un altro passaggio concreto potrebbe essere quello di provare a trovare soluzioni invece di vedere sempre i problemi e le difficoltà.

Pasqua per noi cristiani vuol dire risurrezione cioè risorgere, ripartire, ricominciare con gioia ed è con questo ultimo pensiero che vi auguro di avere voglia e coraggio di fare del vostro servizio un passaggio autentico: proviamo a lasciarci alle spalle la noia, la rigidità e la monotonia delle solite cose e ripartiamo con la gioia, con gli atteggiamenti positivi e propositivi che possono fare bene, oltre che a noi stessi, anche ai nostri centri parrocchiali, più di mille attività accattivanti. Buona Pasqua di passaggio a tutti voi e alle vostre famiglie.

Fabio Brocca

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