L’11 luglio, a Genova, padre Marco Tasca diventa vescovo
Sabato 11 luglio alle ore 18, in piazza della Vittoria a Genova ci sarà la santa messa solenne e padre Tasca riceverà, per le mani del cardinale Angelo Bagnasco, la consacrazione episcopale e farà il suo ingresso come Arcivescovo Metropolita della Chiesa Genovese.
È con le parole di san Francesco, «Il Signore vi dia pace!», che padre Marco Tasca, francescano conventuale della Provincia italiana di Sant’Antonio di Padova, originario di sant’Angelo di Piove di Sacco, ha salutato la sua nuova diocesi all’annuncio della nomina ad arcivescovo di Genova.
Sabato 11 luglio alle ore 18, in piazza della Vittoria padre Tasca riceverà, per le mani del cardinale Angelo Bagnasco, la consacrazione episcopale e farà il suo ingresso come arcivescovo metropolita della Chiesa genovese. Bagnasco lascia per sopraggiunti limiti di età e resterà arcivescovo emerito, oltre a mantenere il ruolo di presidente della Conferenza episcopale europea.
Ex ministro generale, rettore dei seminari minore e maggiore della provincia italiana di Sant’Antonio di Padova, docente di psicologia e teologia pastorale, custode capitolare e guardiano del convento dei Santuari antoniani a Camposampiero, ministro provinciale, padre Tasca nel suo stemma ha scelto dei simboli e un motto evangelico che sono un richiamo al carisma dei francescani. Le braccia incrociate di Cristo e san Francesco d’Assisi, il vangelo e il pane spezzato che rimanda all’eucaristia e ricorda il pane dei poveri di sant’Antonio, la carità vissuta concretamente, l’attenzione a chi è in difficoltà. Nel motto invece la sintesi dei propositi: Ostende nobis Patrem, “Mostraci il Padre”, le parole del vangelo di Giovanni che padre Tasca aveva già fatto sue nel messaggio alla nuova Diocesi letto in episcopio venerdì 8 maggio.
Comunione, dialogo, relazione fraterna sono i termini con cui si delinea la sua nuova missione, che affronterà portando con sé, “come povera dote”, ciò che ha imparato e vissuto in questi quasi quarant’anni di vita religiosa francescana. «Come vostro vescovo desidero essere padre e fratello, con il cuore sempre aperto all’ascolto e all’accoglienza tanto di coloro che verranno a bussare alla mia porta, come – vorrei dire, soprattutto! – di coloro che, per qualunque ragione, si trovano o si sentono lontani dalla nostra comunità ecclesiale».
Come ministro generale dell’Ordine ha partecipato ai capitoli provinciali e incontrato i religiosi in giro per il mondo: «Prima di prendere delle decisioni su una determinata realtà – afferma padre Tasca – bisogna sempre conoscerla bene e di persona. La cultura influenza grandemente il nostro modo di intendere e praticare anche i valori spirituali: pensiamo semplicemente alla povertà e alla maniera di vivere. Dove c’è grande diversità spunta anche inevitabilmente la conflittualità e la fatica non viene dal mettere in chiaro le differenze, ma dal metterle insieme, come dice papa Francesco: “Regalate agli altri la vostra comprensione del carisma, tenendo conto però che siamo chiamati a mettere e tenere insieme queste visioni, a volte diversissime, perché siamo fratelli e vogliamo fare questo sforzo di comunione”. In questo dobbiamo essere dei pionieri, in un mondo in cui si tende più facilmente a esasperare le differenze e arrivare al conflitto».
La cerimonia di consacrazione viene trasmessa in diretta sulla tv locale e sui siti e social diocesani genovesi.