Il collegio Gregorianum sabato 13 aprile ritrova gli ex allievi e rievoca don Ivo Sinico
Il collegio Gregorianum di via Proust incontra gli ex allievi il prossimo 13 aprile. Oltre all'assemblea annuale e alla consegna delle borse di studio agli studenti meritevoli, la mattinata, aperta al pubblico, sarà un’occasione importante per far conoscere il Gregorianum nella sua fisionomia e storia, e per presentare il libro curato da don Giulio Osto Umilmente. Parole agli universitari in ricordo dello storico assistente spirituale e fondatore del collegio don Ivo Sinico. Interverranno anche il vescovo di Belluno-Feltre, don Renato Marangoni, e i professori Mario Bertolissi e Adone Brandalise.
Sabato 13 aprile gli allievi che hanno fatto parte nel corso degli anni del collegio Gregorianum si ritroveranno per l'assemblea annuale. Quest’anno la giornata sarà dedicata all'indimenticato fondatore don Ivo Sinico. Nell'occasione sarà presentato Umilmente. Parole agli universitari, il libro curato dall'attuale assistente spirituale don Giulio Osto che contiene una raccolta di testi di don Ivo insieme ad altri contributi.
La mattinata, aperta al pubblico, vedrà la partecipazione di mons. Renato Marangoni, vescovo di Belluno-Feltre e già vicedirettore; ricorderanno la figura del fondatore anche i professori Mario Bertolissi e Adone Brandalise, a cui seguiranno le testimonianze e i ricordi di altri ex allievi. La mattinata si concluderà con la consegna delle borse di studio agli studenti meritevoli, messe a disposizione dall’Associazione allievi Gregorianum.
Il collegio maschile, oggi diretto da Alberto Scarpis, è stato fondato nel 1963 ed è dedicato a san Gregorio Barbarigo, cardinale e vescovo di Padova nel secondo Seicento. Luogo di vita universitaria in comune, nel contesto di una scelta cristiana, il Gregorianum si pone l’obiettivo di far acquisire agli studenti, oltre a una valida competenza professionale, una formazione organica della persona. Sono 65 i posti che mette a disposizione degli allievi, mentre dieci sono riservati ai tutor che li affiancano. L’offerta, oltre a vitto e alloggio, contempla servizi culturali, sportivi e ricreativi. Tra gli studenti illustri che hanno fatto parte del Gregorianum, si possono citare Vincenzo Milanesi, Giuseppe Michieli, lo stesso Adone Brandalise, Piero Benvenuti e molti altri.
«Eventi come quello del 13 aprile – sottolinea il presidente Massimo Malaguti, anch'egli ex allievo – contribuiscono a sottolineare e rafforzare l’identità del collegio non soltanto come luogo di studio ma anche come luogo di produzione culturale. Il Gregorianum ha sempre avuto nel tempo la capacità di elaborare cultura originale, orientata alla formazione della classe dirigente, ponendosi come soggetto attivo a fianco dell’università e degli altri soggetti che si occupano di formazione».
Un aspetto, questo, che stava molto a cuore anche a don Ivo che il presidente Malaguti ha conosciuto bene: «Il collegio è una specie di laboratorio – continua – in cui le persone stando assieme, sperimentano quello che sarà l’ambito della vita professionale; avvocati, ingegneri, medici scambiano le loro competenze per migliorare la capacità di comprensione di ciò che accade e la capacità di proporre soluzioni».
Il collegio presenta una vocazione non solo nazionale ma anche internazionale. Oltre agli studenti che arrivano da tutte le regioni d’Italia – di cui circa la metà attualmente proviene dal Veneto – c’è una buona presenza di ragazzi stranieri: cinesi, ungheresi, egiziani; figure che contribuiscono ad arricchire i modi e gli approcci alla vita di comunità e valorizzano le identità personali. Per essere accettati al Gregorianum, non è indispensabile essere di fede cattolica: «A noi interessa ci sia l’adesione ai principi – spiega il presidente – Non rinunciamo all'interesse che può avere nei nostri confronti una persona che, pur non essendo credente, può portarci vicini alla comprensione di altri modi di intendere la spiritualità o il proprio ruolo nella società».
La mattinata del 13 aprile sarà dunque un momento per far conoscere il Gregorianum nella sua fisionomia e storia, risvegliando contatti e patrimoni del passato ma con lo sguardo rivolto al futuro. Un’occasione di rilancio istituzionale che si inserisce, tra l’altro, nella cornice di un’importante celebrazione prevista nel 2022, anno in cui ricorreranno gli 800 anni di storia dell’università di Padova.
Il profilo
Ivo Sinico (1927-2015) è stato fondatore e assistente spirituale del Gregorianum dal 1963 fino al 2005.
L’idea da cui nasce il Gregorianum era di dare vita a un’istituzione per quegli universitari che, nell'impegno quotidiano dello studio, fossero disponibili a far propri gli ideali formativi, culturali e religiosi della Fuci, Federazione universitari cattolici italiani.
Per la realizzazione di questo disegno si erano ipotizzate sedi diverse come Roma, Firenze, Venezia; invece fu scelta Padova, grazie alla pronta accoglienza del vescovo Bortignon. A questo impegno, alla promozione della cultura e all'educazione dei giovani, don Ivo ha dedicato tutta la vita.