Il 1° maggio a Padova. "La gente chiede lavoro, non sussidi". Sul palco don Luca Facco, direttore di Caritas Padova
"Il lavoro è ciò che spinge ad uscire di casa la mattina, ad avere relazioni con le altre persone, ad avere dignità". Don Luca Facco, direttore di Caritas Padova, sul palco di Piazza dei Signori per la festa del lavoro. La manifestazione organizzata da Cgil, Cisl e Uil per il primo maggio è dedicata quest’anno a “Lavoro, diritti, stato sociale, la nostra Europa”
Le statistiche non rendono. È dalle persone che si rivolgono alla Caritas per chiedere lavoro che don Luca Facco, direttore della Caritas diocesana, si è fatto un quadro della situazione.
«Chiedono lavoro, non sussidi. Soggetti fragili, persone che hanno perso il lavoro dopo i 50 anni, oppure che hanno un basso titolo di formazione, o un handicap». Persone che don Luca Facco ha ricordato nel suo intervento, questa mattina in piazza dei Signori a Padova, durante la manifestazione organizzata da Cgil, Cisl e Uil per il primo maggio e dedicata quest’anno a “Lavoro, diritti, stato sociale, la nostra Europa”. La manifestazione è stata aperta dai saluti del sindaco di Padova Sergio Giordani e del presidente della Provincia Fabio Bui. Sono intervenuti quindi Samuel Scavazzin, della Cisl, Marco Lombardo di Libera e Riccardo Dal Lago della Uil.
Don Luca Facco ha ricordato «i morti sul lavoro, la difficoltà di conciliare gli orari di lavoro con gli orari della vita, le persone che non trovando una collocazione diventeranno clandestine».
Un’osservazione sulle coop. «Mi spiace – ha precisato – quando le sento definire “mangiatoie”. Chi sbaglia deve pagare, ma ci sono tante realtà che hanno lavorato e lavorano molto bene e non meritano questo appellativo». Infine, una nota di speranza: il Fondo Straordinario di Solidarietà per il Lavoro, promosso da Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Provincia di Padova e Provincia di Rovigo, Diocesi di Padova, Diocesi di Adria-Rovigo, Diocesi di Chioggia e Camera di Commercio di Padova per la riqualificazione professionale di disoccupati o inoccupati. Un impegno fondamentale.
«Perché – ha concluso il direttore della Caritas – il lavoro è ciò che spinge ad uscire di casa la mattina, ad avere relazioni con le altre persone, ad avere dignità». E per chiudere, prima dell’intervento conclusivo del segretario della Cgil Aldo Maturano, una frase del poeta libanese Khalil Gibran: “La vita ha due doni preziosi: la bellezza e la verità. La prima l'ho trovata nel cuore di chi ama e la seconda nella mano di chi lavora”.