Conselve. Iniziati i restauri alla facciata e soprattutto al campanile dell’arcipretale di San Lorenzo. Un nuovo castello per le campane
La facciata della chiesa di Conselve, e soprattutto la sua cella campanaria, stanno beneficiando di un importante lavoro di restauro che si prevede termini nel prossimo mese di febbraio. «Sono lavori pensati da anni, pratiche avviate già da mons. Luciano Danese che qui mi ha preceduto – racconta il parroco, don Claudio Zuin – e che finalmente vengono a compimento».
La chiesa arcipretale di Conselve è intitolata a San Lorenzo e fu riedificata nel Settecento. La base e la torre del campanile risalgono ai secoli 12° e 13°, mentre la parte sommitale è appena più tarda della chiesa. Proprio nella cella campanaria si è rivelata la principale criticità, quella che ha reso urgente l’intervento: il castello metallico delle campane si presentava in uno stato di conservazione che rendeva pressoché impossibile un suo recupero. L’ossidazione avanzata era tale da comprometterne la stabilità, alcune giunzioni erano del tutto inconsistenti o consumate dalla ruggine. Se ne è reso pertanto necessario il totale rifacimento.
Liberata la cella dalle campane e dalla struttura metallica, il lavoro prevederà anche alcuni interventi di recupero architettonico che interesseranno principalmente gli intonaci, de coesioni e parti già distaccate, con la tessitura muraria in mattoni a vista. Il progetto prevede poi la verifica generale delle superfici con la rimozione delle malte fortemente ammalorate per poi procedere al loro rifacimento. Completerà l’intervento l’applicazione di trattamenti consolidanti e idrorepellenti. Nei punti dove il paramento murario della cella campanaria presenta sconnessioni si interverrà con iniezioni e cuciture armate.
Altre opere complementari riguardano le balaustre del campanile, con l’integrazione degli elementi mancanti, il pavimento interno per il quale verrà ripreso lo strato impermeabilizzante, la botola a pavimento e la scala di accesso al tamburo soprastante, che verranno sistemati; per la scala si prevede di realizzare uno sbarco intermedio nel nuovo castello di campane. Salendo di quota, anche per il tamburo si prevedono piccoli interventi manutentivi che riguardano in particolare la sostituzione degli infissi fortemente compromessi, previa sistemazione delle spallette in muratura. La struttura di supporto della cuspide, costituita da travature e tavolato lignei, sarà oggetto di ispezione ed eventuali trattamenti protettivi e consolidanti della materia lignea. Con l’occasione sarà verificata anche la croce, adeguato il parafulmine e ricollocata la banderuola che si è staccata.
L’intervento proseguirà poi nella chiesa, che rimarrà comunque sempre agibile ai fedeli: si interverrà solo sulla facciata principale, dove non sono state rilevate particolari criticità ma solo i segni del tempo, con particolare riferimento agli elementi lapidei. Si procederà quindi con semplici interventi di pulizia seguiti da un trattamento consolidante e idrorepellente. Con l’occasione si effettuerà anche una verifica dello stato di conservazione delle statue e dei tiranti metallici che sono presenti sopra il timpano della chiesa. La direzione dei lavori è affidata al geometra Simone Zuppa, la realizzazione alla ditta Borin di Arquà Petrarca mentre l’intervento sulle campane e affidato alla ditta Elettrocampane Giacometti.
Beneficia di fondi Cei e Cariparo
Il costo dei lavori è preventivato in circa 230 mila euro, che saranno affrontati in parte grazie a un contributo Cei di 105 mila euro, e a uno della Cariparo di 55 mila euro. Il resto verrà coperto da fondi propri della parrocchia.