Caritas Padova riceve ogni giorno somme per i propri progetti. La generosità che dona speranza
Forse il più grande segnale di speranza, il primo barlume luminoso al termine di questo lungo tunnel chiamato Covid, è la solidarietà nascosta – ma continua – che non cessa di arrivare alla Caritas diocesana per le necessità delle famiglie che la pandemia ha gettato nella povertà.
Oltre ai fondi dell’8 per mille, alle elargizioni di imprese, istituzioni e grandi benefattori, continua a scorrere, nel silenzio e con discrezione, un fiume di generosità.
«È importante ringraziare tutti – afferma Paolo Boscaro di Caritas Padova – sebbene sia giusto raccontare le grandi iniziative, è necessario anche dare merito a chi, pure con una piccola offerta, sostiene con continuità le attività della Caritas». Non esiste il profilo del donatore “tipo”, perché dentro ci sono tutti: sacerdoti in pensione, comunità religiose, giovani, famiglie, anziani, ricchi e poveri, “vicini” alla Chiesa e lontani. E molti sono “arrivati” nei mesi della pandemia.
«Ci sono gli “anonimi” che lasciano la busta con l’offerta dentro ogni mese e c’è chi fa le offerte con carta di credito via internet. Molti di quelli che donano alla Caritas, in un modo o nell’altro, specificano l’emergenza per la quale intervenire, ma altri compiono una specie di “delega”, dicendo di destinare le offerte verso la situazione per cui c’è più bisogno».
Nel corso del 2020 sono stati raccolti 371.837 euro per l’emergenza Covid da parte di Caritas diocesana, escludendo dunque dal computo le offerte e le elargizioni di Caritas parrocchiali e Centri d’ascolto vicariali. Dei 371 mila euro raccolti da Caritas diocesana, 282 mila sono già stati investiti, mentre altri 90 mila verranno impiegati nel 2021 assieme alle altre offerte arrivate nei primi mesi dell’anno.