Avvento di gentilezza. Nell’unità pastorale di Sant’Urbano i parrocchiani verso Natale condividono racconti di gentilezze offerte o ricevute
Storie di gentilezze fatte e ricevute per lasciarsi contagiare dal bene. E il video di commento al Vangelo del giorno. L’unità pastorale di Sant’Urbano affronta con slancio questo nuovo anno pastorale, tra buone abitudini ereditate dal lockdown e nuove proposte per i giovani, le famiglie e l’intera comunità.
Lasciarsi contagiare sì, ma dal bene. L’unità pastorale di Sant’Urbano non ha mai rinunciato alle attività parrocchiali, nemmeno nella fase più acuta della pandemia, quando la messa veniva trasmessa in streaming e agli incontri di iniziazione cristiana si partecipava da remoto. Adesso che inizia un altro anno pastorale segnato dalla pandemia è pronta ad affrontarlo con slancio, tra buone abitudini da mantenere e nuove proposte, valorizzando il bene che c’è.
«Il lockdown non ci ha fermati: a febbraio tutte le attività si sono spostate online. La sfida era restare accanto ai parrocchiani in un tempo di sofferenza», racconta il parroco don Nicola Andretta. Il video di commento al Vangelo del giorno caricato tutte le mattine su YouTube e condiviso nelle varie chat è diventato un appuntamento fisso. Tanto che anche una volta allentate le misure, in tanti hanno chiesto di mantenerlo. «È rimasto il desiderio di mettersi in ascolto della Parola di Dio, dedicandole un piccolo spazio quotidiano», conferma il parroco.
Dalla prima ondata gli operatori pastorali, che non hanno mai smesso di incontrarsi online, sono usciti più coesi e più propositivi. Prova ne sono le proposte avanzate dalle tre commissioni istituite all’interno del consiglio pastorale con l’obiettivo di occuparsi di giovani, famiglia e orizzonti pastorali. Tre fronti su cui l’up ha deciso di seminare. «Per i giovani abbiamo pensato a una proposta che passa attraverso gli adulti impegnati in parrocchia – spiega Giorgia Tescaro, 25 anni, portavoce della commissione giovani – Ogni adulto si prende a cuore un giovane: con un “ciao, come stai?”, una buona parola, una preghiera, fino ad arrivare a un vero e proprio percorso di accompagnamento nella vita cristiana». Anche la commissione famiglia ha presentato al consiglio pastorale alcune iniziative da attuare in questo nuovo anno, tra cui un momento di festa non appena il Covid-19 lo permetterà.
La proposta della commissione orizzonti pastorali verrà lanciata invece già nella prima domenica di Avvento: «Vogliamo lasciarci contagiare dal bene che c’è tra noi – spiega Matteo Pavanello, 56 anni, portavoce della commissione nonché vicepresidente del consiglio pastorale – Per questo abbiamo pensato di raccontare quei piccoli ma fecondi gesti di attenzione che rafforzano i legami tra le persone». Come? Condividendo storie. Nella chiesa di Sant’Urbano (l’unica riaperta dopo il lockdown) verrà posizionata una scatola in cui ciascuno potrà inserire un breve racconto, anche in forma anonima, di una gentilezza fatta o ricevuta. Le storie raccolte verranno lette ogni domenica, alla fine della messa. «Abbiamo scelto di proseguire gli incontri in presenza per la catechesi e per i vari gruppi parrocchiali, nel rispetto delle norme antiCovid – conclude il parroco – La nostra parola d’ordine è continuità».