Suor Carla Gallinaro ha consegnato a papa Francesco l’«Epistolario di Francesco Faà di Bruno»
Il 12 dicembre, all’udienza per i membri della Congregazione delle cause dei santi di cui ricorreva il 50° anniversario dall’istituzione, suor Carla Gallinaro ha consegnato a papa Francesco, nella sala Clementina, l’«Epistolario di Francesco Faà di Bruno», del quale è postulatrice.
L’opera, composta di due volumi, accoglie 968 lettere vergate di propria mano da Francesco Faà di Bruno, uomo di fede, benefattore e scienziato, innalzato agli onori degli altari da papa Giovanni Paolo II. Dopo essersi dedicato alla costruzione della Chiesa annessa all’Opera Pia di S. Zita in Torino, il beato Faà di Bruno decise di rispondere alla propria vocazione, maturata nell’arco della sua attivissima esistenza, e divenne sacerdote.
Attraverso queste pagine intense sarà possibile rendersi conto delle relazioni, dello stile di vita e dell’azione del protagonista, figura di rilievo nell’ampio panorama della santità torinese dell’Ottocento.
Nell’Epistolario, con le lettere scritte dal beato, sono pubblicate alcune missive significative inviate a Francesco da scienziati e da uomini di forte carisma spirituale, che gli furono di grande aiuto in momenti particolari della sua vita. Di ciascun corrispondente sono fornite notizie succinte sulla vita e sull’opera, che il lettore troverà in calce all’Epistolario.
L’Epistolario edito dal Centro Studi Piemontesi è stato curato da suor Carla Gallinaro con la collaborazione delle Suore Minime del Santo Suffragio fondate dal Beato e dal Centro Studi Francesco Faà di Bruno.