Sinodo sulla sinodalità al via a Roma dal 2 al 27 ottobre

A Roma dal 2 al 27 ottobre Seconda sessione per l’appuntamento chiamato a indicare i passi per essere una Chiesa missionaria. Viene aperto, il 1° ottobre, da una veglia penitenziale

Sinodo sulla sinodalità al via a Roma dal 2 al 27 ottobre

Prende il via con una veglia penitenziale – martedì 1° ottobre – la seconda sessione del Sinodo sulla sinodalità. I lavori, poi, si svolgeranno dal 2 al 27 ottobre. Saranno coinvolti 368 membri di cui 272 investiti dal munus episcopale e 96 non vescovi, cui vanno aggiunti gli otto invitati speciali – tra cui, come nella prima sessione, anche Luca Casarini, tra i fondatori di Mediterranea Saving Humans – e i delegati fraterni, che da dodici sono passati a essere sedici. «Papa Francesco ha consentito di aumentare il loro numero visto il grande interesse che le Chiese sorelle hanno testimoniato nei confronti di questo cammino sinodale – ha reso noto, alla conferenza stampa di presentazione, il Card. Jean-Claude Hollerich, arcivescovo di Lussemburgo e relatore generale della 16a Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi – Si vede che il Sinodo ha un impatto ecumenico».

1° ottobre, momento penitenziale
La veglia di apertura presieduta – che può essere seguita sui media vaticani – è uno dei momenti salienti della seconda sessione del Sinodo dei vescovi. Comincerà con tre testimonianze di persone che hanno subito il peccato degli abusi, della guerra, dell’indifferenza di fronte al dramma presente nel fenomeno crescente di tutte le migrazioni. Si procederà poi con la confessione di alcuni peccati, «non per denunciare il peccato degli altri, ma per riconoscersi parte di chi per omissione o azione diventa causa di sofferenza, responsabile del male patito da innocenti e indifesi». In particolare, si confesserà «il peccato contro la pace; il peccato contro il creato, contro le popolazioni indigene, contro i migranti; il peccato degli abusi; il peccato contro le donne, la famiglia, i giovani; il peccato della dottrina usata come pietre da scagliare contro; il peccato contro la povertà; il peccato contro la sinodalità, mancanza dell’ascolto, comunione e partecipazione di tutti». Al termine papa Francesco rivolgerà, a nome di tutti i fedeli, la richiesta di perdono «a Dio e alle sorelle e i fratelli di tutta l’umanità».

11 ottobre, preghiera ecumenica
La sera del’11 ottobre si ripeterà l’esperienza di una preghiera ecumenica, insieme al papa, ai delegati fraterni presenti nell’aula sinodale e a vari altri rappresentanti di Chiese e comunità ecclesiali presenti a Roma, in collaborazione con la Comunità di Taizé. Il luogo scelto è piazza dei Protomartiri, luogo dove, secondo una tradizione immemorabile, avvenne il martirio dell’apostolo Pietro. La data dell’11 ottobre è stata scelta per ricordare l’11 ottobre di 62 anni fa, quando si aprì solennemente il Concilio Vaticano II, «che ha inaugurato per la Chiesa cattolica una nuova stagione ecumenica, di cui il Sinodo in corso è espressione e testimonianza, nel fattivo desiderio di aiutare tutta la Chiesa ad avanzare sulla via della piena unità» ha sottolineato il card. Mario Grech, segretario generale della Segreteria generale del Sinodo. Il 9 e il 16 ottobre, dalle 18 alle 19.45, si svolgeranno quattro “forum teologico-pastorali” aperti al pubblico, durante i quali saranno presentati, da diverse prospettive, alcuni aspetti di temi rilevanti per il percorso dell’Assemblea.  Questi i temi: “Il popolo di Dio, soggetto della missione” e “Il ruolo e l’autorità del Vescovo in una Chiesa sinodale (9 ottobre); “La mutua relazione Chiesa locale-Chiesa universale” e “L’esercizio del primato e il Sinodo dei Vescovi (16 ottobre)

Crescere come Chiesa sinodale
Come essere Chiesa sinodale in missione? È il tema dell’Instrumentum laboris che farà da sfondo alla seconda sessione dell’assise episcopale (lo si può leggere nel sito synod.va). «Spetta all’assemblea indicare i passi da compiere per crescere come Chiesa sinodale relativamente alle tematiche proposte dallo strumento di lavoro» ha spiegato padre Giacomo Costa, segretario speciale della 16a Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi. I lavori sinodali saranno suddivisi in cinque moduli, ciascuno dei quali prevede sessioni in assemblea plenaria (congregazioni generali) e nei gruppi di lavoro, che si alterneranno. Ognuno dei primi quattro moduli avrà un focus tematico specifico, costituito da una sezione dello strumento di lavoro, mentre il modulo conclusivo sarà dedicato alla discussione e approvazione del Documento finale da sottoporre all’attenzione del papa, «a cui spetta decidere le modalità con cui rilanciarlo alla Chiesa intera. In ogni modulo, il lavoro dei gruppi sarà strutturato ispirandosi al metodo della conversazione nello Spirito, già utilizzato nella prima sessione che si è tenuta a ottobre dello scorso anno».

Per entrare tutti nel Sinodo
S’intitola “PodSynod: mano nella mano verso una Chiesa missionaria” il podcast in quattro episodi di Radio Vaticana-Vatican News, online sulla pagina italiana di Vatican News e Spotify. Alla vigilia della seconda sessione della 16a Assemblea generale ordinaria del Sinodo, questo podcast – spiegano i curatori – prende in esame l’Instrumentum laboris. Il documento avanza proposte per una Chiesa più vicina alla gente, meno burocratica, in cui tutti i battezzati siano corresponsabili e partecipi nella distinzione dei ministeri e ruoli. Ma di cosa si occupa davvero questo Sinodo? Che cosa ci possiamo aspettare dalla sua conclusione? A queste domande risponde nel podcast don Dario Vitali, teologo, docente di ecclesiologia alla Pontificia Università Gregoriana e consultore del Sinodo dei vescovi. Le sue riflessioni diventano un manuale di istruzioni per l’ultima fase dei lavori assembleari. Tra i temi affrontati: la conversione all’ascolto, il protagonismo dei laici, la necessità di entrare nella logica del rendiconto e della trasparenza. Don Vitali spiega perché la “sinodalità” è così cruciale per una Chiesa che vuole essere missionaria, perché non può essere fine a se stessa e quali sono i traguardi già raggiunti nei primi anni di lavoro di questo Sinodo, dal 2021 a oggi. Il podcast è ideato e curato da Fabio Colagrande, Benedetta Capelli e Amedeo Lomonaco.

Giubileo 2025: i programmi di 26 grandi eventi

Sono stati pubblicati sul sito del Giubileo 2025 – che verrà inaugurato il prossimo 24 dicembre con l’apertura, da parte di papa Francesco, della Porta santa a San Pietro – i primi 26 programmi dei grandi eventi giubilari, che verranno ulteriormente arricchiti di dettagli nei prossimi mesi. Sulla pagina web di ogni evento, inoltre, è possibile iscriversi. Tra i 26 grandi eventi giubilari ci sono il Giubileo del mondo della comunicazione (24- 26 gennaio), il Giubileo delle Forze armate, di Polizia e di sicurezza (8-9 febbraio), il Giubileo dei diaconi permanenti (21-23 febbraio), il Giubileo del volontariato (8-9 marzo). E ancora, il Giubileo dei Missionari della misericordia (28- 30 marzo), il Giubileo degli ammalati e del mondo della sanità (5-6 aprile), il Giubileo delle persone con disabilità (28-29 aprile), il Giubileo dei lavoratori (1-4 maggio), il Giubileo degli imprenditori (4-5 maggio). Per informazioni: iubilaeum2025.va

Triveneto: sabato ad Aquileia il convegno dei catechisti

Questo sabato, ad Aquileia, si tiene l’ultima tappa del convegno triveneto dei catechisti (che ha preso il via a gennaio scorso e si è sviluppato a partire da cinque verbi: osservare, interpretare, scegliere, celebrare). “Un annuncio che incontra la vita. Riscoprire il Battesimo porta della fede” è il titolo che sintetizza il percorso compiuto. Nella basilica di Aquileia sono attese oltre 800 persone tra catechisti, preti, diaconi, religiosi e vescovi provenienti dalle 15 Diocesi del Triveneto. Alle 10, rinnovo della fede battesimale con ingresso ne battistero e, successivamente, in basilica. Vengono presentati i frutti del convegno. Alle 12, eucaristia presieduta dal patriarca di Venezia Francesco Moraglia. Seguono il pranzo al sacco e la visita libera dei luoghi. Alcuni materiali delle diverse tappe del convegno triveneto dei catechisti sono disponibili sul sito conferenzaepiscopaletriveneto.it

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