Romero. Diventa santo anche il vescovo in El Salvador che amava Paolo VI
Con Paolo VI, infatti, salirà agli onori degli altari anche mons. Oscar Arnulfo Romero, nato a Ciudad Barrios nel 1917 e vescovo in El Salvador dal 1970 al 24 marzo del 1980, giorno del suo assassinio in odio alla fede, mentre sollevava il calice per la consacrazione.
«Mons. Romero aveva un amore grande per Paolo VI e nelle sue omelie citava spesso la sua esortazione apostolica Evangelii nuntiandi: il tema della liberazione dei poveri era difficilissimo in quel momento, ed entrambi sono stati molto coraggiosi nella denuncia evangelica». Sono parole del vescovo ausiliare di San Salvador, il cardinale Gregorio Rosa Chàvez, sufficienti a spiegare perché la doppia canonizzazione di domenica non è una coincidenza.
Con Paolo VI, infatti, salirà agli onori degli altari anche mons. Oscar Arnulfo Romero, nato a Ciudad Barrios nel 1917 e vescovo in El Salvador dal 1970 al 24 marzo del 1980, giorno della sua uccisione per mano della dittatura militare mentre sollevava il calice per la consacrazione.
Una morte nella quale la Chiesa ha riconosciuto il martirio in odio fidei, sancito da papa Francesco con proprio decreto il 3 febbraio 2015. Da quel momento si è “sbloccato” il processo che ha portato alla beatificazione di Romero il 23 maggio dello stesso anno, al riconoscimento del miracolo il 6 marzo 2018 e alla canonizzazione questa domenica. Assieme a Paolo VI, il pontefice che lo ha elevato ad arcivescovo di San Salvador e che ne ha sempre sostenuto le “battaglie” a favore dei poveri.