Papa Francesco: messa crismale, “il Signore cerca chi piange i peccati della Chiesa e del mondo”
“Un cuore docile, affrancato dallo spirito delle Beatitudini, diventa naturalmente incline a fare compunzione per gli altri: anziché adirarsi e scandalizzarsi per il male compiuto dai fratelli, piange per i loro peccati”.
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Lo ha garantito il Papa, che nell’omelia della Messa crismale, presieduta nella basilica di San Pietro, ha spiegato che tramite la compunzione “avviene una sorta di ribaltamento, dove la tendenza naturale a essere indulgenti con sé stessi e inflessibili con gli altri si capovolge e, per grazia di Dio, si diventa fermi con sé stessi e misericordiosi con gli altri”. “E il Signore cerca, specialmente tra chi è consacrato a lui, chi pianga i peccati della Chiesa e del mondo, facendosi strumento di intercessione per tutti”, ha osservato Francesco: “Quanti testimoni eroici nella Chiesa ci indicano questa via! Pensiamo ai monaci del deserto, in Oriente e in Occidente; all’intercessione continua, fatta di gemiti e lacrime, di San Gregorio di Narek; all’offerta francescana per l’Amore non amato; a sacerdoti, come il Curato d’Ars, che vivevano di penitenza per la salvezza altrui. Non è poesia, è sacerdozio!”.