Giornata bambini vittime: mons. Galantino a Meter, “combattere l’indifferenza”. Il 6 maggio “partecipazione attiva” di tutte le diocesi
“È davvero doloroso e sconcertante constatare che una società come la nostra, che per mille innovazioni e conquiste si ritiene progredita, così spesso non si sappia muovere in difesa dei minori, dei quali porta la responsabilità e che rappresentano il suo futuro”. Lo scrive mons. Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, in un messaggio all’associazione Meter.
“È davvero doloroso e sconcertante constatare che una società come la nostra, che per mille innovazioni e conquiste si ritiene progredita, così spesso non si sappia muovere in difesa dei minori, dei quali porta la responsabilità e che rappresentano il suo futuro”. Lo scrive mons. Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, in un messaggio all’associazione Meter, in occasione della 22ª Giornata dedicata ai “Bambini vittime della violenza, dello sfruttamento e dell’indifferenza, contro la pedofilia”, celebrata quest’anno tra il 25 aprile e il 6 maggio.
Il vescovo si rivolge al fondatore, don Fortunato Di Noto: “L’attività compiuta dall’associazione Meter rappresenta un’importantissima opera di difesa e sostegno dei minori, e contribuisce a sensibilizzare una società distratta e incurante”. Riflettendo sui bambini “vittime dell’indifferenza”, mons. Galantino afferma che “queste due ultime parole sono raramente accostate, poiché si ritiene che la sola violenza capace di mietere vittime sia quella che si esercita con la forza o la sopraffazione”.
“Al contrario – sostiene –, anche l’indifferenza fa del male, anch’essa è violenta e procura ferite che affondano nella vita delle persone e che diventano tanto più profonde quanto più si è deboli, come lo sono i piccoli”. L’invito del presule è quello di “combattere l’indifferenza del nostro mondo, che nasce e si nasconde in mille compromessi, nelle furbizie e nelle scorciatoie”. “Anche se sembrano senza effetto, i piccoli e grandi gesti di egoismo, frutto dell’indifferenza, generano il peccato sociale dell’abbandono di migliaia di minori a loro stessi, o nelle mani di chi approfitta di loro”. Infine, il segretario generale della Cei ricorda il lavoro della Commissione per la tutela dei minori, per “giungere nei prossimi mesi a mettere a punto linee di prevenzione e formazione da offrire al territorio”.
E auspica che “vi sia la più grande adesione alle iniziative legate alla Giornata da voi indetta e organizzata”, invitando “tutte le diocesi a una partecipazione attiva e a una comunione di preghiera. Ciò avvenga, in particolare, in occasione della giornata conclusiva del 6 maggio, quando l’incontro con Papa Francesco, in Piazza san Pietro, vi farà sperimentare l’incoraggiamento, la gratitudine e il coinvolgimento di tutta la Chiesa”.