Card. Bassetti: ai seminaristi “evangelizzazione non può prescindere dalla fraternità”
“La missione evangelizzatrice non può prescindere dalla fraternità. Essa rappresenta la condicio sine qua non per vivere la missione”.
È questo il centro intorno al quale ha ruotato la lectio magistralis che il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia–Città della Pieve e presidente della Cei, ha tenuto questo pomeriggio al 64° Convegno missionario nazionale dei seminaristi. Organizzato dalla Fondazione Missio, da ieri fino a domani, in modalità on line, l’evento vede la partecipazione di 280 seminaristi da ogni regione d’Italia. Nel suo intervento dal titolo “Fraternità e missione alla luce dell’enciclica Fratelli tutti”, il cardinale ha sottolineato l’attualità della tematica, “non solo nella prospettiva della missio ad gentes, ma anche in riferimento alla formazione dei futuri preti”. “Vivere la fraternità – ha spiegato – vuol dire vivere la comunione, la cui etimologia ci aiuta a comprendere il legame di questo vocabolo con la missione evangelizzatrice”.
Ma l’enciclica va ben oltre e mira anche “a promuovere un’aspirazione mondiale alla fraternità e all’amicizia sociale”: infatti, “il punto di partenza è la comune appartenenza alla famiglia umana, dal riconoscerci fratelli perché figli e figlie di un unico Creatore, tutti sulla stessa barca”. D’altronde, ha precisato il cardinale, “il Regno è già presente nel mondo, non abbiamo bisogno di andarlo a cercare come Diogene con il lanternino; il Regno è anche fuori delle nostre comunità. Si manifesta nella presenza di Cristo nella storia umana ed è un qualcosa di straordinariamente meraviglioso e avvincente per chi ha avuto il dono di farne l’esperienza come i nostri missionari e le nostre missionarie, grazie a Dio presenti nei cinque continenti”.
Chiara Pellicci