La storia di Turri
Un oratorio dedicato alla Trinità fu eretto nel 1693 con il permesso del vescovo Barbarigo e per volere del nobile Baldo Doglioni. Nel 1911 iniziò la costruzione di una chiesa più grande, in stile neogotico, inaugurata nel 1922 quando Turri divenne curazia autonoma. Nel 1927 fu costituita la parrocchia.
Un oratorio dedicato alla Trinità fu eretto nel 1693 nella parrocchia di San Pietro Montagnon, oggi Montegrotto, con il permesso del vescovo Barbarigo e per volere del nobile Baldo Doglioni.
Vi celebravano sacerdoti dei monasteri di Monteortone e San Daniele, e dal 1699 anche preti di passaggio. L’oratorio fu in seguito ceduto con la villa a diverse famiglie nobili, dai Turri ai Concini, e la titolazione si stabilizzò sulla Madonna del rosario.
Nel 1829 la proprietaria Teresa Concini de’ Turri richiese nel suo testamento che vi fosse fondata una mansioneria perpetua con un sacerdote secolare che celebrasse stabilmente per la sua anima e i parenti.
La mansioneria ebbe inizio nel 1873, e l’oratorio iniziò a servire la popolazione circostante, troppo lontana dalla chiesa di San Pietro Montagnon.
Nel 1911 iniziò la costruzione di una chiesa più grande, in stile neogotico, inaugurata nel 1922 quando Turri divenne curazia autonoma.
Nel 1927 fu costituita la parrocchia. Nel 1955 fu benedetto l’ampliamento della chiesa. Ma in seguito ai vincoli urbanistici, lo sviluppo di Turri si spostò nella zona pedecollinare, così nel 1972 fu benedetta la prima pietra della chiesa sussidiaria di San Giuseppe, a Turri Basso, inaugurata due anni dopo, attorno a cui sono sorte le opere parrocchiali.