La storia di Lissaro

La storia di Lissaro

Lissaro pare prenda il nome dal termine latino ilicearum, bosco di lecci. La località Lixaro compare tra le pievi poste sotto la protezione imperiale dai vescovi Benno e Odone il 14 marzo 1077. In un atto del 1088, il vescovo Milone donò al monastero padovano di San Pietro due masserie di Lisario, mentre nel 1157 Manfredo d’Abano concesse allo stesso monastero di fare legna nei boschi «nella curte di Lixarii». Nella decima del 1297 la chiesa appare intitolata a san Giovanni Battista. Nel 1498 fu visitata dal vescovo Barozzi, che consacrò gli altari ricostruiti probabilmente dopo i saccheggi del 1310 da parte di Cangrande della Scala. Dal 1568 a Lissaro fu unita come curazia sussidiaria Arlesega, che nel 1907 ritornò autonoma. La chiesa era oramai fatiscente quando nel 1860 fu posta la prima pietra di un nuovo edificio, su progetto di Antonio Diedo, a una sola navata in stile rinascimentale. Il campanile quattrocentesco fu a sua volta sopraelevato. L ’arcipretale fu consacrata dal vescovo Pelizzo nel 1910. Recentemente sono stati eseguiti lavori di restauro di altari, pavimentazione, presbiterio e decorazioni monocromatiche della volta

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