Le opere d'arte dell'Immacolata in Padova

Le opere d'arte dell'Immacolata in Padova

Risale alla seconda metà del Quattrocento la Madonna in trono della chiesa dell’Immacolata di Padova. La Vergine, patrona della fraglia dei barcaioli del Portello, è in legno dipinto e dorato. Lo stato dell’opera si può definire discreto anche se sono presenti tarlature che hanno causato la frattura del piede sinistro, fessurazioni e una parziale caduta della doratura. Di notevole interesse artistico è anche la tela con la rappresentazione della Madonna assunta, risalente alla seconda metà del Cinquecento e variamente attribuita alla mano di Sante Peranda e di Jacopo Negretti, meglio conosciuto come Palma il Giovane.
Proveniente dalla chiesa di Santa Maria Iconia, raffigura, in alto, l’Assunta in gloria tra quattro angeli e un cherubino e, in basso, gli apostoli stupiti radunati attorno al sepolcro vuoto. Altra opera preziosa è la tela cinquecentesca con la Madonna con Gesù Bambino in gloria, san Mauro e sant’Agnese, dipinto che gli studiosi hanno attribuito al pittore veronese Bonifacio de’ Pitati. Sembra sia stato dipinto da Gaspare Diziani nel secondo quarto del Settecento il quadro raffigurante Giobbe deriso dalla moglie. Generalmente rappresentato come un vecchio dalla barba bianca e coperto da un perizoma, Giobbe è l’uomo giusto che, nonostante le numerose sventure inviategli da Dio, non vuole opporsi alla sua volontà. Per questo viene deriso dagli amici e insultato dalla moglie che non riesce a comprendere perchè il marito si sia rifiutato di rinunciare alla sua fede seppur colpito da tante disgrazie. Altra tela attribuita alla mano di Gaspare Diziani è quella che ha per soggetto Agag ucciso per ordine di Samuele.

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