La storia dell'Immacolata in Padova

La storia dell'Immacolata in Padova

Il territorio della parrocchia dell’Immacolata era anticamente appartenente a quella di Ognissanti e all’antica parrocchia di Santa Maria Iconia, probabilmente fondata dall’ordine dei Templari all’inizio del 1100, passata poi ai Cavalieri di Malta, soppressa e demolita nel 1808. La parrocchia ebbe il suo massimo splendore durante il governo della Serenissima, grazie all’attività commerciale tra Padova e Venezia, gestita dai barcaioli che abitavano nel quartiere e avevano il loro porto (il Portello) presso porta Venezia.
Il quartiere si impoverì nell’Ottocento, quando decadde il commercio fluviale soppiantato da quello su rotaia, e gli abitanti del quartieri diventarono carriolanti o si dedicarono a lavori di facchinaggio. Fu proprio a metà dell’Ottocento che, essendo la chiesa di Ognissanti decentrata rispetto all’intero territorio parrocchiale, si decise di costruire un nuovo edificio nello stesso sito dell’antica chiesa templare. Il 1° novembre 1853 fu benedetta la prima pietra del tempio dedicato all’Assunta e a tutti i santi. Dopo la definizione del dogma dell’Immacolata fu aggiunto anche questo titolo, che alla fine prevalse. La parrocchia però era “di Ognissanti nellachiesa dell’Immacolata”. La chiesa fu inaugurata il 20 novembre 1864 e vi furono subito portati il Santissimo e i corpi dei beati Antonio Pellegrino e Compagno Ongarello dalla chiesa di Ognissanti. Nel 1936 il territorio fu diviso in due e nel 1940 fu ristabilita la parrocchia di Ognissanti con la parte orientale del territorio dell’Immacolata.
In tempi recenti l’area è stata radicalmente trasformata dalla folta presenza di studenti che alloggiano in miniappartamenti e frequentano i vicini istituti universitari.

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