Vicariato di Dolo. Gemellaggio con i giovani di Monreale. Tra santità e legalità
Dal 5 all’11 agosto si è tenuto un gemellaggio tra i giovani del vicariato di Dolo e quelli dell’arcidiocesi di Monreale. Durante la permanenza in Sicilia sono state approfondite alcune figure significative, primo fra tutti il beato Pino Puglisi, che attraverso la sua vita si è fatto veicolo per trasmettere la “buona novella” partendo dai più piccoli.
Sosteneva infatti che sarebbe stata la via maestra da percorrere per operare il cambiamento della società. Oggi, l’oratorio nel quale il sacerdote accoglieva i ragazzi, è diventato il Centro Padre nostro, dove si perseguono ancora gli ideali a cui padre Pino era davvero affezionato.
Altra testimone incontrata è stata la beata Pina Suriano. Una giovane di Azione cattolica di Partinico che ha trascorso la sua vita nel nascondimento, ma sempre in prima linea davanti al Signore. Un esempio luminoso di santità della porta accanto, che ciascun giovane può coltivare.
Il viaggio in terra di Sicilia è proseguito con le figure dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, due autentici servitori dello Stato. E poi Peppino Impastato, che si è confermato, nel corso della sua breve esistenza, un “risvegliatore di coscienze”.
La visita al “Giardino della Memoria” in onore al piccolo Giuseppe Di Matteo e a tutti gli infanti vittime del crimine organizzato nel mondo è stata un’altra significativa testimonianza alla quale hanno potuto accostarsi i giovani.
I giovani hanno potuto sperimentare la presenza di figure adulte significative nella legalità: i volontari del Cidma-Centro internazionale di documentazione sulla mafia e del Movimento antimafia” di Corleone, il vicesindaco Angelo Cinà di Terrasini (aderente all’Ac), i volontari del Centro studi Paolo e Rita Borsellino.
In un’altra chiave, quella della santità, gli stessi hanno fatto poi esperienza dell’impegno delle sorelle Francescane del Vangelo a Corleone, di quelle del santuario della Beata Maria di Gesù Santocanale a Cinisi. E poi: il rettore del seminario di Monreale, don Giuseppe Ruggirello e l’arcivescovo della stessa diocesi, mons. Michele Pennisi.
L’esperienza si è rivelata un percorso tra santità e legalità. I giovani hanno conosciuto personalità forti che non si sono lasciate intimorire dal contesto in cui si sono trovate a vivere, ma che hanno capito che «se nasci all’Inferno hai bisogno di vedere almeno un frammento di ciò che Inferno non è».
Leonardo Milan e Giacomo Passuello