La storia di Bronzola
L’origine di Bronzola è antica, come documenta la bolla dell’828 di papa Gregorio IV, che la confermava proprietà del monastero padovano di Santa Giustina. L’edificio fu ricostruito una prima volta nella seconda metà del Quattrocento, quando venne consacrato dal vescovo Pietro Barozzi, e una seconda nel 1744, a seguito dell’aumento degli abitanti.
Incerto è il significato del toponimo, che pare legato a Berinza, nome di persona in uso presso le popolazioni germaniche, così come l’avvicendamento dei patroni.
L’origine di Bronzola è antica, come documenta la bolla dell’828 di papa Gregorio IV, che la confermava proprietà del monastero padovano di Santa Giustina.
Antica è anche l’originaria intitolazione della chiesa a san Michele arcangelo, culto diffusissimo tra i longobardi. Le bolle papali successive fino al 1164 confermarono proprietari e titolare.
Nella decima vaticana del 1297 tuttavia viene descritta a Bronzola una chiesa di San Pietro sempre alle dipendenze di Santa Giustina. L’ipotesi più probabile è che a san Michele si sia aggiunto il secondo titolare, che poi prevalse.
La doppia titolazione agli apostoli Pietro e Paolo è attestata dal 1698 e da allora non mutò.
Nel 1453 venne assoggettata alla chiesa di Fiumicello, che ne nominava e stipendiava il rettore.
L’edificio fu ricostruito una prima volta dopo quella data e prima del 1502, quando venne consacrato dal vescovo Pietro Barozzi, e una seconda nel 1744, a seguito dell’aumento degli abitanti.
È quest’ultima la chiesa odierna, che tornò a essere curazia autonoma nel 1919 e parrocchia separata da Fiumicello nel 1927.