Visita pastorale Saletto e Terraglione. Parrocchie insieme, nuove opportunità
Saletto e Terraglione da due anni condividono il parroco. Una passaggio complesso, ma i laici si sono attivati, i giovani sono tornati e scaturiscono nuove energie
Due parrocchie che stanno attraversando una fase di profonda conversione. «Se guardiamo al futuro non manca un velo di preoccupazione – confessa la vice del consiglio pastorale di Saletto Sandra Reato – La denatalità diminuisce i bambini della scuola dell’infanzia e in prospettiva la popolazione della comunità. Riusciremo a mantenere le nostre strutture e iniziative?».
A Terraglione non ci si nasconde un po’ di malinconia per la canonica vuota: «In un paese diviso fra tre comuni la presenza della parrocchia è sempre stata centrale anche dal punto di vista sociale – spiega Luigi Parisotto, vice del cpp – Centro parrocchiale, sala polivalente, scuola dell’infanzia, campetti sportivi. È qui che la comunità vive. Senza parroco residente tutto va ridefinito».
Poche battute da cui sembrano emergere due parrocchie in difficoltà. Ma questa è solo la parte residuale della storia. Se c’è un elemento che a Saletto e Terraglione non manca è la voglia di viversi e scoprirsi come comunità. Lo testimonia il processo nato due anni fa, con l’arrivo del nuovo parroco condiviso don Alessandro Pedron: «Abbiamo distribuito un questionario di quattro domande e abbiamo ricevuto ben 350 risposte – racconta il sacerdote – È emerso un ritratto sorprendente delle due parrocchie: anzitutto chi le vive con assiduità esprime sentimenti solamente positivi, di gioia e coinvolgimento, accanto al bisogno di essere accolto. Ci viene anche chiesto di scoprire e valorizzare i talenti presenti tra i parrocchiani».
In questo tempo sono cresciute le attività condivise: «Alcuni gruppi catechistici sono unici – riprende Sandra Reato – e poi ci sono i 14enni». «Stiamo ricostruendo la presenza giovanile – conferma il parroco – abbattendo anche alcuni pregiudizi del mondo adulto nei loro confronti. È vero che partecipano poco alla messa, ma vivono l’adorazione, le veglie, il volontariato...».
Insomma, un passo alla volta diviene sempre più chiaro come stare insieme sia un’opportunità. «Alcune attività non sarebbero possibili senza la condivisione con Saletto – conferma Luigi Parisotto – Senza contare che, se qualcuno soffre, molti altri si sono attivati: oggi il patronato è aperto anche in settimana, le liturgie sono preparate dai laici, attivi anche nella scuola dell’infanzia».
Catechesi a Saletto e Terraglione
L’iniziazione vista da Saletto e Terraglione ha aspetti positivi e altri da rivedere. «I genitori riprendono effettivamente il loro cammino – condivide don Pedron – ma questo non si traduce in partecipazione alla vita della comunità»
La testimonianza dei più giovani
Saletto e Terraglione condividono un gruppo 14enni, uno di 16-17enni e uno di 18enni. Il loro cammino formativo è testimonianza per gli adulti. Come lo è il loro stare insieme senza fare distinzione tra le parrocchie di appartenenza.