Cena di Santa Lucia. Tre i progetti sostenuti in Siria, Iraq e Uganda
Siria, Iraq e Uganda: la Campagna Tende di Avsi, sostenuta dalla Cena di Santa Lucia, si propone di portare avanti progetti perché le persone possano "sentirsi a casa" anche in paesi che vivono situazioni di conflitto.
È insito in ogni essere umano il bisogno di una casa, di un rifugio, di un luogo sicuro dove essere amato e dove amare, un luogo a cui appartenere attraverso un intreccio di relazioni.
Un bisogno a cui l’associazione volontari per lo sviluppo internazionale (Avsi) cerca di dare risposta con la campagna "Tende" che ha il volto di Myriam: la bambina che nel 2014 insieme alla sua famiglia e agli abitanti di Qaraqosh in Iraq fu cacciata dalla sua casa e trovò rifugio in un campo per sfollati a Erbil.
«Myriam – spiega Maria Laura Conte, direttrice della comunicazione di Avsi – in un’intervista video per una tv irachena, colta in un momento di massima spontaneità e sincerità come quelle che si hanno a 9 anni, raccontò la sua esperienza, la nostalgia per la sua vita di prima, per i suoi amici perduti nella fuga, senza un filo di odio né desiderio di vendetta, ma con una fede salda come una roccia e una speranza combattiva. In lei, nel suo sguardo, rivediamo i milioni di bambini innocenti che chiedono solo “un posto dove andare”».
In questi anni Avsi oltre a seguire le tracce di Myriam e a cercare di sostenere il suo ritorno a casa e quello della sua comunità, ha anche attivato tre progetti in Siria, Iraq e Uganda per rispondere ai diversi modi in cui si declina il bisogno umano di sentirsi “a casa”.
Ed è proprio la campagna "Tende" a essere sostenuta dalla sedicesima edizione della tradizionale cena di beneficenza organizzata dall’associazione Santa Lucia sabato 11 novembre presso il padiglione 11 di Padova Fiere, via Niccolò Tommaseo 59 che quest’anno ha come titolo “La casa dov’è?”.
La raccolta fondi promossa dalla cena di Santa Lucia, infatti, aiuterà Avsi: in Iraq a far tornare a casa gli sfollati cristiani iracheni, fuggiti a Erbil nel 2014 dalla morsa di Isis, e a costruire un asilo a Qaraqosh per sostenere i bambini e le famiglie che rientrano; in Siria ad aiutare la popolazione non ancora fuggita a rimanere nel paese fornendo loro servizi e cure sanitarie attraverso il progetto “Ospedali aperti” che intende aprire le porte di tre ospedali (due a Damasco e uno ad Aleppo) a un maggior numero di pazienti indigenti che, altrimenti, non potrebbero pagare le cure di cui hanno bisogno; in Uganda a ridonare speranza ai giovani, rifugiati o figli di migranti, attraverso un percorso educativo nel corso del quale possano crescere, scoprire se stessi e le proprie potenzialità.
Qui due sono le aree d’interesse del progetto: il campo profughi di Lamwo (nel nord del paese) dove a ogni nucleo famigliare bisognoso è stato donato un appezzamento di terreno perché possa avere una casa e la possibilità di coltivare il cibo necessario per il proprio sostentamento e lo slum di Kireka (alla periferia di Kampala). Lì, oltre 500 ragazzi che frequentano la scuola primaria, beneficeranno degli interventi di miglioramento infrastrutturale, di formazione professionale degli insegnanti e della fornitura di materiale scolastico e altri 100 ragazzi della scuola professionale riceveranno borse di studio per corsi di carpenteria, costruzioni, agricoltura moderna, estetista e parrucchiera.
A oggi l’intervento dell’associazione Avsi ha coinvolto 2 mila persone (400 bambini e loro famiglie) a Qaraqosh, oltre 40 mila 400 pazienti in tre anni (per un totale di oltre 200 mila giorni di ricovero gratuiti) in Siria e 3 mila e 500 persone in Uganda.
Nel 2016 al centro della campagna "Tende #RifugiatiMigranti" sono stati i migranti, i rifugiati e gli sfollati e, grazie alla rete di sostenitori in Italia e all’estero, l’Avsi ha promosso eventi di sensibilizzazione e raccolta fondi a sostegno di otto progetti diversi: in Costa d’Avorio "Maestri artigiani"; in Burundi "Mai più violate"; in Ucraina "Con gli orfani della guerra"; in Kenya "Scuole di lavoro"; in Libano e Giordania "Sfida educativa"; in Siria "Ospedali aperti e Italia. Borse di lavoro e pronta accoglienza". Informazioni www.avsi.org